Guidebook for Assisi

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Guidebook for Assisi

Parks & Nature

Il bosco di San Francesco è ideale per chi ama passare una giornata nella quiete e nel fresco della natura.
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Bosco di San Francesco
3 Via Cardinale Raffaele Merry del Val
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Il bosco di San Francesco è ideale per chi ama passare una giornata nella quiete e nel fresco della natura.

Arts & Culture

La basilica di San Francesco ad Assisi, è il luogo che dal 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo serafico. Voluta da papa Gregorio IX quale specialis ecclesia, venne insignita dallo stesso Pontefice del titolo di Caput et Mater dell'Ordine minoritico e contestualmente affidata in perpetuo agli stessi frati. Il 16 luglio del 1228, a soli due anni dalla morte, Francesco venne proclamato santo da papa Gregorio IX; il giorno dopo, 17 luglio, lo stesso pontefice e il rappresentante dell'Ordine minoritico, frate Elia da Cortona, posero la prima pietra per la costruzione di quella imponente basilica, come pattuito l'anno prima.
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Basilica superiore di San Francesco
1 Porta S. Francesco
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La basilica di San Francesco ad Assisi, è il luogo che dal 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo serafico. Voluta da papa Gregorio IX quale specialis ecclesia, venne insignita dallo stesso Pontefice del titolo di Caput et Mater dell'Ordine minoritico e contestualmente affidata in perpetuo agli stessi frati. Il 16 luglio del 1228, a soli due anni dalla morte, Francesco venne proclamato santo da papa Gregorio IX; il giorno dopo, 17 luglio, lo stesso pontefice e il rappresentante dell'Ordine minoritico, frate Elia da Cortona, posero la prima pietra per la costruzione di quella imponente basilica, come pattuito l'anno prima.
Fu costruita dai benedettini nel X secolo e rimaneggiata più volte fino alla ricostruzione definitiva che risale al XIII secolo. La facciata ha una forma rettangolare, con tre portali d'ingresso a cui corrispondono, nella seconda fascia, tre rosoni. Le due fasce della facciata sono tra loro divise da un cornicione ad archetti pensili. Il portale centrale è affiancato da due leoni. L'interno della chiesa, che fu restaurato nel 1954, si presenta a tre navate separate da pilastri, con il presbiterio rialzato, abside semicircolare e cupola. Vi si trovano sei tombe del XIV-XV secolo e resti di affreschi dello stesso periodo. Interessante è la cappella del Santissimo Sacramento, in stile gotico,
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St. Peter's Abbey
1 Piazza S. Pietro
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Fu costruita dai benedettini nel X secolo e rimaneggiata più volte fino alla ricostruzione definitiva che risale al XIII secolo. La facciata ha una forma rettangolare, con tre portali d'ingresso a cui corrispondono, nella seconda fascia, tre rosoni. Le due fasce della facciata sono tra loro divise da un cornicione ad archetti pensili. Il portale centrale è affiancato da due leoni. L'interno della chiesa, che fu restaurato nel 1954, si presenta a tre navate separate da pilastri, con il presbiterio rialzato, abside semicircolare e cupola. Vi si trovano sei tombe del XIV-XV secolo e resti di affreschi dello stesso periodo. Interessante è la cappella del Santissimo Sacramento, in stile gotico,
Il cosiddetto tempio di Minerva, di arte augustea, sorge ad Assisi (Asisium), in piazza del Comune, dedicato probabilmente ad Ercole ed eretto nel 30 a.C.. Fu trasformato in chiesa di Santa Maria sopra Minerva nel Cinquecento, con il relativo campanile, chiamato "Torre del Popolo". Risulta essere tra i templi romani meglio conservati del mondo antico.
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Church of Santa Maria sopra Minerva in Assisi
14 Piazza del Comune
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Il cosiddetto tempio di Minerva, di arte augustea, sorge ad Assisi (Asisium), in piazza del Comune, dedicato probabilmente ad Ercole ed eretto nel 30 a.C.. Fu trasformato in chiesa di Santa Maria sopra Minerva nel Cinquecento, con il relativo campanile, chiamato "Torre del Popolo". Risulta essere tra i templi romani meglio conservati del mondo antico.
La più bella terrazza panoramica Vale la pena trovare questa chiesetta nascosta tra i vicoli meno turistici di Assisi soprattutto per la vista che si gode dal suo sagrato che si affaccia su una deliziosa piazzetta che ospita un albero e una panchina, affacciato proprio di fronte alla basilica di San Francesco e alle colline circostanti. È probabilmente uno dei punti panoramici più belli di questa zona. La piccola chiesa assomiglia a una cappella e si trova all'interno del quartiere di San Francesco (in loco chiamato di Sant'Andrea).
Chiesa di Santa Margherita
8 Vicolo Santa Margherita
La più bella terrazza panoramica Vale la pena trovare questa chiesetta nascosta tra i vicoli meno turistici di Assisi soprattutto per la vista che si gode dal suo sagrato che si affaccia su una deliziosa piazzetta che ospita un albero e una panchina, affacciato proprio di fronte alla basilica di San Francesco e alle colline circostanti. È probabilmente uno dei punti panoramici più belli di questa zona. La piccola chiesa assomiglia a una cappella e si trova all'interno del quartiere di San Francesco (in loco chiamato di Sant'Andrea).
Sotto l’odierna Piazza del Comune, dominata dal Tempio romano di Minerva (1 sec. a.C.), è visitabile l’antico Foro romano che fu ritrovato nel corso di scavi compiuti nel 1836. Si accede al sotterraneo da via Portica, passando per la cripta romanica dell’ex chiesa di San Nicolò “de platea”, dove sono esposti sarcofaghi, capitelli e iscrizioni provenienti da Assisi o dagli immediati dintorni. I resti del Foro comprendono il basamento del tempio con le porte di accesso al pronao, una cisterna monumentale, un podio con i seggi per i magistrati, un tempietto tetrastilo dedicato a Castore e Polluce.
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Roman Forum and Archaeological Museum
2 Via Portica
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Sotto l’odierna Piazza del Comune, dominata dal Tempio romano di Minerva (1 sec. a.C.), è visitabile l’antico Foro romano che fu ritrovato nel corso di scavi compiuti nel 1836. Si accede al sotterraneo da via Portica, passando per la cripta romanica dell’ex chiesa di San Nicolò “de platea”, dove sono esposti sarcofaghi, capitelli e iscrizioni provenienti da Assisi o dagli immediati dintorni. I resti del Foro comprendono il basamento del tempio con le porte di accesso al pronao, una cisterna monumentale, un podio con i seggi per i magistrati, un tempietto tetrastilo dedicato a Castore e Polluce.
Casa paterna e natale di San Francesco. Già in un documento del 1398, viene citata una piccola chiesa costruita sul luogo che la tradizione identifica come "la casa paterna e natale di san Francesco d'Assisi" che era un'importante tappa dei pellegrinaggi sulle orme di Francesco d'Assisi. Nel 1610, per volere del re di Spagna Filippo III, fu fatta costruire, su progetto di Rufino da Cerchiara, una nuova chiesa in stile barocco al posto di quella medioevale.
Chiesa Nuova
7 Piazza Chiesa Nuova
Casa paterna e natale di San Francesco. Già in un documento del 1398, viene citata una piccola chiesa costruita sul luogo che la tradizione identifica come "la casa paterna e natale di san Francesco d'Assisi" che era un'importante tappa dei pellegrinaggi sulle orme di Francesco d'Assisi. Nel 1610, per volere del re di Spagna Filippo III, fu fatta costruire, su progetto di Rufino da Cerchiara, una nuova chiesa in stile barocco al posto di quella medioevale.
La tomba di santa Chiara fu pensata e voluta fuori la porta urbica, nella chiesa di San Giorgio, dove fu già sepolto provvisoriamente Francesco e dove fu tumulata la Santa il 12 agosto 1253. L’edificio è caratterizzato dall’esecuzione di tutto il corpo con fasce rosa e bianche di pietra del Subasio e dai maestosi archi rampanti di sostegno ai due lati della chiesa. L‘interno è strutturato come la chiesa superiore di S. Francesco con una navata unica che termina in un transetto con abside poligonale. Anche qui una galleria percorre il perimetro, però, contrariamente a S. Francesco, all’altezza dei capitelli dei pilastri.
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Basilica di Santa Chiara
1 Piazza Santa Chiara
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La tomba di santa Chiara fu pensata e voluta fuori la porta urbica, nella chiesa di San Giorgio, dove fu già sepolto provvisoriamente Francesco e dove fu tumulata la Santa il 12 agosto 1253. L’edificio è caratterizzato dall’esecuzione di tutto il corpo con fasce rosa e bianche di pietra del Subasio e dai maestosi archi rampanti di sostegno ai due lati della chiesa. L‘interno è strutturato come la chiesa superiore di S. Francesco con una navata unica che termina in un transetto con abside poligonale. Anche qui una galleria percorre il perimetro, però, contrariamente a S. Francesco, all’altezza dei capitelli dei pilastri.
Essa risale all'XI-XII secolo, ma fu costruita su un edificio più antico, di epoca paleocristiana, a sua volta edificato su una domus di epoca romana (la cosiddetta domus di Properzio). La semplice facciata è ripartita verticalmente da paraste, e presenta un portale d'ingresso inserito in un'arcata a sesto acuto, ed un rosone, datato 1162 e firmato Johannes (forse Giovanni da Gubbio, lo stesso architetto che costruì la Cattedrale di San Rufino). L'interno è a pianta basilicale a tre navate, separate da pilastri. Sulle pareti vi sono resti di affreschi che risalgono al XIV-XV secolo. Nella cripta, appartenuta alla chiesa precedente, sono conservati capitelli di epoca romana ed un sarcofago
Parish of Santa Maria Maggiore
2A Piazza del Vescovado
Essa risale all'XI-XII secolo, ma fu costruita su un edificio più antico, di epoca paleocristiana, a sua volta edificato su una domus di epoca romana (la cosiddetta domus di Properzio). La semplice facciata è ripartita verticalmente da paraste, e presenta un portale d'ingresso inserito in un'arcata a sesto acuto, ed un rosone, datato 1162 e firmato Johannes (forse Giovanni da Gubbio, lo stesso architetto che costruì la Cattedrale di San Rufino). L'interno è a pianta basilicale a tre navate, separate da pilastri. Sulle pareti vi sono resti di affreschi che risalgono al XIV-XV secolo. Nella cripta, appartenuta alla chiesa precedente, sono conservati capitelli di epoca romana ed un sarcofago
Gli storici medievali indicano questo sito come quello di un tempio romano dedicato alla Bona Mater. San Pier Damiani scrisse come in questo sito si trovava una basilica con le spoglie di san Rufino dal 412 e come il vescovo Ugone (XI secolo) fosse in contrasto con il popolo poiché voleva traslarle nell'allora cattedrale di Santa Maria Maggiore, con la vittoria dei cittadini di Assisi. Nella città feudale la chiesa di San Rufino era il fulcro della "cittadella dei canonici" e la fondazione della chiesa attuale risale probabilmente all'VIII secolo.
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Dómkirkjan í San Rufino
3 Piazza San Rufino
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Gli storici medievali indicano questo sito come quello di un tempio romano dedicato alla Bona Mater. San Pier Damiani scrisse come in questo sito si trovava una basilica con le spoglie di san Rufino dal 412 e come il vescovo Ugone (XI secolo) fosse in contrasto con il popolo poiché voleva traslarle nell'allora cattedrale di Santa Maria Maggiore, con la vittoria dei cittadini di Assisi. Nella città feudale la chiesa di San Rufino era il fulcro della "cittadella dei canonici" e la fondazione della chiesa attuale risale probabilmente all'VIII secolo.

Sightseeing

Imponente fortezza medievale, fu fatta costruire nel 1365 dal cardinale Egidio Albornoz, allora impegnato nella sottomissione delle principali città della penisola. È tradizione che la vetta del colle fosse occupata da una acropoli sin dall’epoca più antica, ma che fosse devastata nel 545 dal re goto Totila. La rocca fu ricostruita una prima volta in seguito alla conquista di Assisi da parte delle truppe imperiali guidate da Cristiano di Magonza (1174), per essere nuovamente abbattuta (1198) per impedire che cadesse nelle mani di un governatore pontificio. La fortezza voluta dall’Albornoz fu più volte ampliata con l’aggiunta di bastioni.
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Rocca Maggiore
Via della Rocca
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Imponente fortezza medievale, fu fatta costruire nel 1365 dal cardinale Egidio Albornoz, allora impegnato nella sottomissione delle principali città della penisola. È tradizione che la vetta del colle fosse occupata da una acropoli sin dall’epoca più antica, ma che fosse devastata nel 545 dal re goto Totila. La rocca fu ricostruita una prima volta in seguito alla conquista di Assisi da parte delle truppe imperiali guidate da Cristiano di Magonza (1174), per essere nuovamente abbattuta (1198) per impedire che cadesse nelle mani di un governatore pontificio. La fortezza voluta dall’Albornoz fu più volte ampliata con l’aggiunta di bastioni.
Sorge sull’altura a destra della Rocca Maggiore alla quale, un tempo, era collegata da mura percorribili. Rispetto alla Rocca Maggiore, è però di epoca più recente. E’ conosciuta anche col nome di Rocchicciola, o di Cassero di Sant’Antonio, dal nome alla confraternita di Sant’Antonio e San Giacomo che si trova presso la porta dei Cappuccini sotto la rocca stessa. Le due rocche dominano Assisi dall’alto e sono collegate da una lunga muraglia, sotto la quale esisterebbe un percorso segreto.
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Rocca Maggiore
Via della Rocca
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Sorge sull’altura a destra della Rocca Maggiore alla quale, un tempo, era collegata da mura percorribili. Rispetto alla Rocca Maggiore, è però di epoca più recente. E’ conosciuta anche col nome di Rocchicciola, o di Cassero di Sant’Antonio, dal nome alla confraternita di Sant’Antonio e San Giacomo che si trova presso la porta dei Cappuccini sotto la rocca stessa. Le due rocche dominano Assisi dall’alto e sono collegate da una lunga muraglia, sotto la quale esisterebbe un percorso segreto.
Il primo biografo di san Francesco, Tommaso da Celano, nella sua Vita prima, narra che nel 1205 san Francesco d'Assisi dopo aver vagato nella campagna, entra nella chiesetta di san Damiano, nelle campagne di Assisi. Pregando davanti al crocifisso presente all'interno della chiesa, e dopo aver chiesto insistentemente luce per il suo cammino, fede e speranza, lo sente parlare e chiedergli per tre volte di "riparare la sua casa che va in rovina". Questo evento inciderà profondamente nella vita del santo che proprio qui, negli ultimi anni della sua vita, compose il Cantico delle creature.
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San Damiano
85 Via San Damiano
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Il primo biografo di san Francesco, Tommaso da Celano, nella sua Vita prima, narra che nel 1205 san Francesco d'Assisi dopo aver vagato nella campagna, entra nella chiesetta di san Damiano, nelle campagne di Assisi. Pregando davanti al crocifisso presente all'interno della chiesa, e dopo aver chiesto insistentemente luce per il suo cammino, fede e speranza, lo sente parlare e chiedergli per tre volte di "riparare la sua casa che va in rovina". Questo evento inciderà profondamente nella vita del santo che proprio qui, negli ultimi anni della sua vita, compose il Cantico delle creature.