Ristoranti, passeggiate e luoghi da visitare

Barbara
Ristoranti, passeggiate e luoghi da visitare

Visite turistiche

Luoghi a poca distanza da Civitanova adatti a trascorrere qualche ora in famiglia, tra amici o anche in solitaria facendo shopping e/o visitando posti incantevoli di questa fantastica Regione.
La basilica della Santa Casa è uno dei principali luoghi di culto mariano e tra i più importanti e visitati santuari mariani del mondo cattolico. Sorge a Loreto in piazza della Madonna, a 127 metri s.l.m., al termine della via Lauretana. All'interno della basilica, i cattolici rendono culto di devozione verso i resti di quella che secondo la tradizione è la Santa Casa di Nazareth, dove visse Gesù. A questo famoso santuario è collegata la devozione per Maria madre di Gesù che ha l'iconografia culturale e storica della Vergine Lauretana, patrona dell'aviazione; tra i numerosi personaggi e santi che vi hanno fatto visita, si ricordano santa Camilla Battista da Varano; santa Thérèse di Lisieux; santa Gianna Beretta; tra i papi che hanno visitato la basilica vi sono Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. Il santuario ha la dignità di Basilica pontificia minore.
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Loreto
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La basilica della Santa Casa è uno dei principali luoghi di culto mariano e tra i più importanti e visitati santuari mariani del mondo cattolico. Sorge a Loreto in piazza della Madonna, a 127 metri s.l.m., al termine della via Lauretana. All'interno della basilica, i cattolici rendono culto di devozione verso i resti di quella che secondo la tradizione è la Santa Casa di Nazareth, dove visse Gesù. A questo famoso santuario è collegata la devozione per Maria madre di Gesù che ha l'iconografia culturale e storica della Vergine Lauretana, patrona dell'aviazione; tra i numerosi personaggi e santi che vi hanno fatto visita, si ricordano santa Camilla Battista da Varano; santa Thérèse di Lisieux; santa Gianna Beretta; tra i papi che hanno visitato la basilica vi sono Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. Il santuario ha la dignità di Basilica pontificia minore.
Gli aspetti prioritari di salvaguardia di questa area protetta sono dati dalla presenza di un antico monastero cistercense il quale grazie alla cura dei monaci prima e della famiglia Bandini poi, preservarono una foresta di circa 100 ettari in cui predomina il cerro. Così oggi in un territorio che va da quello di fondovalle tra i letti dei fiumi Fiastra, Chienti e del torrente Entogge scavato anche da qualche piccolo bacino lacustre di origine artificiale, fino alla dolce collina marchigiana, possiamo ritrovare questo esempio di bosco planiziario in un paesaggio che passa da quello della vegetazione riparia a quello della campagna marchigiana, fino a quello della selva vero e proprio. Il territorio può essere suddiviso in tre zone di forte interesse, omogenee per la loro caratteristica e vocazione che comportano anche una differente gestione e salvaguardia: 1) riserva naturale orientata, è l'area comprendente la Selva dove la gestione cura una ricerca del recupero degli assetti naturali più possibili originari. Vi è presente un sito SIC protetto ai sensi della direttiva dell'Unione europea "Habitat" 2) riserva antropologica, sono in essa compresi quelli che sono i patrimoni storici dell'uomo il quale in quest'area da secoli è presente in maniera massiccia. Così oltre ai campi coltivati vi rientrano il Palazzo Giustiniani-Bandini, e l'Abbazia Cistercense del XII secolo 3) area di protezione, vi rientra la restante area della "Fondazione Giustiniani-Bandini" che viene trattata come area contigua per il mantenimento dei rapporti di equilibrio con l'area protteta. Nella fauna dell'area il capriolo, che è stato reintrodotto nel 1957, è quello più caratteristico essendo rappresentato nel simbolo della riserva, ma tra i mammiferi che ci vivono sono presenti anche il tasso, il cinghiale, la donnola, la puzzola e sporadicamente anche la faina. Tra gli uccelli presenti come nidificanti l'allocco, sicuramente la presenza di alcuni picidi che sono il simbolo della regione come il picchio verde e il picchio rosso minore, poi il rigogolo, il rampichino ed altre specie oltre quelle che vi trovano rifugio nei periodi invernali come il pettirosso, il fiorrancino, il codibugnolo, e folti stormi di colombacci. Nell'area del piccolo lago "le Vene" si possono osservare in appositi capanni popolazioni di uccelli acquatici come l'airone. per info: https://www.fondoambiente.it/luoghi/abbazia-santa-maria-di-chiaravalle-di-fiastra?ldc percorsi nel parco: http://www.parks.it/riserva.statale.abbadia.fiastra/iti.php
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Abbadia di Fiastra
14 Contrada Abbadia di Fiastra
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Gli aspetti prioritari di salvaguardia di questa area protetta sono dati dalla presenza di un antico monastero cistercense il quale grazie alla cura dei monaci prima e della famiglia Bandini poi, preservarono una foresta di circa 100 ettari in cui predomina il cerro. Così oggi in un territorio che va da quello di fondovalle tra i letti dei fiumi Fiastra, Chienti e del torrente Entogge scavato anche da qualche piccolo bacino lacustre di origine artificiale, fino alla dolce collina marchigiana, possiamo ritrovare questo esempio di bosco planiziario in un paesaggio che passa da quello della vegetazione riparia a quello della campagna marchigiana, fino a quello della selva vero e proprio. Il territorio può essere suddiviso in tre zone di forte interesse, omogenee per la loro caratteristica e vocazione che comportano anche una differente gestione e salvaguardia: 1) riserva naturale orientata, è l'area comprendente la Selva dove la gestione cura una ricerca del recupero degli assetti naturali più possibili originari. Vi è presente un sito SIC protetto ai sensi della direttiva dell'Unione europea "Habitat" 2) riserva antropologica, sono in essa compresi quelli che sono i patrimoni storici dell'uomo il quale in quest'area da secoli è presente in maniera massiccia. Così oltre ai campi coltivati vi rientrano il Palazzo Giustiniani-Bandini, e l'Abbazia Cistercense del XII secolo 3) area di protezione, vi rientra la restante area della "Fondazione Giustiniani-Bandini" che viene trattata come area contigua per il mantenimento dei rapporti di equilibrio con l'area protteta. Nella fauna dell'area il capriolo, che è stato reintrodotto nel 1957, è quello più caratteristico essendo rappresentato nel simbolo della riserva, ma tra i mammiferi che ci vivono sono presenti anche il tasso, il cinghiale, la donnola, la puzzola e sporadicamente anche la faina. Tra gli uccelli presenti come nidificanti l'allocco, sicuramente la presenza di alcuni picidi che sono il simbolo della regione come il picchio verde e il picchio rosso minore, poi il rigogolo, il rampichino ed altre specie oltre quelle che vi trovano rifugio nei periodi invernali come il pettirosso, il fiorrancino, il codibugnolo, e folti stormi di colombacci. Nell'area del piccolo lago "le Vene" si possono osservare in appositi capanni popolazioni di uccelli acquatici come l'airone. per info: https://www.fondoambiente.it/luoghi/abbazia-santa-maria-di-chiaravalle-di-fiastra?ldc percorsi nel parco: http://www.parks.it/riserva.statale.abbadia.fiastra/iti.php
Il santuario di Macereto è un complesso religioso che sorge ad un'altezza di circa 1000 metri s.l.m. sull'omonimo altopiano del versante occidentale dei Monti Sibillini, nel territorio comunale di Visso, nelle Marche. Nei cui pressi sorgeva un tempo il castello dei conti di Fiastra. È stato dichiarato monumento nazionale nel 1902.[1] Si tratta di una delle maggiori espressioni dell'Architettura rinascimentale del '500 nelle Marche.
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Sanctuary of Macereto - Macerata - Visso - Macereto
2 Località Cupi
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Il santuario di Macereto è un complesso religioso che sorge ad un'altezza di circa 1000 metri s.l.m. sull'omonimo altopiano del versante occidentale dei Monti Sibillini, nel territorio comunale di Visso, nelle Marche. Nei cui pressi sorgeva un tempo il castello dei conti di Fiastra. È stato dichiarato monumento nazionale nel 1902.[1] Si tratta di una delle maggiori espressioni dell'Architettura rinascimentale del '500 nelle Marche.
Lo Sferisterio di Macerata è un teatro all'aperto situato nel centro storico di Macerata. Un'arena semicircolare originariamente destinata al gioco del pallone col bracciale, successivamente riadattata a location per concerti e teatro d'opera, l'unico all'aperto con i palchi, di acustica definita perfetta da cantanti e direttori d'orchestra, e sede di diversi festival culturali.[1] L'edificio è stato progettato nel 1823 dall'architetto neoclassico Ireneo Aleandri (progettista, tra l'altro, del viadotto dell'Ariccia e del Teatro Nuovo "Gian Carlo Menotti" di Spoleto). Ha una capienza massima di circa 2500 posti (fino a 3000, includendo la balconata) e dal 1967 è noto per la stagione lirica estiva, trasformata nello "Sferisterio Opera Festival" nel 2006 dall'allora direttore artistico Pier Luigi Pizzi, e nel 2012 in "Macerata Opera Festival", dal direttore artistico Francesco Micheli, in carica fino al 2017. Da ottobre 2017 il Macerata Opera Festival ha un nuovo assetto che vede Luciano Messi sovrintendente, Barbara Minghetti direttrice artistica e Francesco Lanzillotta direttore musicale. Nel 2005, dopo anni che la manifestazione si svolgeva a Recanati, per la prima volta si sono svolte qui le finali del concorso Musicultura, vinto da Simone Cristicchi con la canzone Studentessa universitaria www.sferisterio.it
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Sferisterio di Macerata
Piazza Nazario Sauro
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Lo Sferisterio di Macerata è un teatro all'aperto situato nel centro storico di Macerata. Un'arena semicircolare originariamente destinata al gioco del pallone col bracciale, successivamente riadattata a location per concerti e teatro d'opera, l'unico all'aperto con i palchi, di acustica definita perfetta da cantanti e direttori d'orchestra, e sede di diversi festival culturali.[1] L'edificio è stato progettato nel 1823 dall'architetto neoclassico Ireneo Aleandri (progettista, tra l'altro, del viadotto dell'Ariccia e del Teatro Nuovo "Gian Carlo Menotti" di Spoleto). Ha una capienza massima di circa 2500 posti (fino a 3000, includendo la balconata) e dal 1967 è noto per la stagione lirica estiva, trasformata nello "Sferisterio Opera Festival" nel 2006 dall'allora direttore artistico Pier Luigi Pizzi, e nel 2012 in "Macerata Opera Festival", dal direttore artistico Francesco Micheli, in carica fino al 2017. Da ottobre 2017 il Macerata Opera Festival ha un nuovo assetto che vede Luciano Messi sovrintendente, Barbara Minghetti direttrice artistica e Francesco Lanzillotta direttore musicale. Nel 2005, dopo anni che la manifestazione si svolgeva a Recanati, per la prima volta si sono svolte qui le finali del concorso Musicultura, vinto da Simone Cristicchi con la canzone Studentessa universitaria www.sferisterio.it
Come non visitare la casa di Leopardi ed scrutare dalla sua collina l'infinito?
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Casa Leopardi
14 Via Leopardi
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Come non visitare la casa di Leopardi ed scrutare dalla sua collina l'infinito?
Nel luogo sorgeva già nel XII secolo una fattoria-granaio fortificato, grancia[1], dipendente dalla potente Abbazia di Fiastra. Tra il 1353 e il 1357 venne trasformato nel castello attuale per volere dei Da Varano, Signori di Camerino[2]. A difesa dell'ingresso principale si eleva una delle torri a cui si accedeva mediante un ponte levatoio, sostituito in seguito da uno in muratura. Il mastio[3] è alto venticinque metri ed è costituito da quattro piani, di cui i primi tre sono voltati a crociera. Il piano seminterrato del mastio, illuminato da due alte feritoie a bocca di lupo, fu un tempo usato come prigione come indicano i grossi anelli in ferro infissi alle pareti. Su due lati adiacenti della corte, provvista al centro di una profondissima cisterna, s'innalzano due porticati con archi a tutto sesto sorretti da pilastri cilindrici in laterizio. Al primo piano un altro porticato affianca un ampio salone, probabilmente la parte del castello che aveva funzione di residenza. Dal cortile si accede a una cappellina barocca eretta dai gesuiti. Testimonianze non confermate sostengono l'esistenza, al centro del cortile, di un'altra cisterna dove sembra vennero sepolti molti dei caduti durante la Battaglia di Tolentino nel 1815. Secondo la tradizione esisterebbe inoltre una galleria medievale che dovrebbe congiungere il castello alla basilica di San Nicola
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Rancia kastali
Contrada Rancia
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Nel luogo sorgeva già nel XII secolo una fattoria-granaio fortificato, grancia[1], dipendente dalla potente Abbazia di Fiastra. Tra il 1353 e il 1357 venne trasformato nel castello attuale per volere dei Da Varano, Signori di Camerino[2]. A difesa dell'ingresso principale si eleva una delle torri a cui si accedeva mediante un ponte levatoio, sostituito in seguito da uno in muratura. Il mastio[3] è alto venticinque metri ed è costituito da quattro piani, di cui i primi tre sono voltati a crociera. Il piano seminterrato del mastio, illuminato da due alte feritoie a bocca di lupo, fu un tempo usato come prigione come indicano i grossi anelli in ferro infissi alle pareti. Su due lati adiacenti della corte, provvista al centro di una profondissima cisterna, s'innalzano due porticati con archi a tutto sesto sorretti da pilastri cilindrici in laterizio. Al primo piano un altro porticato affianca un ampio salone, probabilmente la parte del castello che aveva funzione di residenza. Dal cortile si accede a una cappellina barocca eretta dai gesuiti. Testimonianze non confermate sostengono l'esistenza, al centro del cortile, di un'altra cisterna dove sembra vennero sepolti molti dei caduti durante la Battaglia di Tolentino nel 1815. Secondo la tradizione esisterebbe inoltre una galleria medievale che dovrebbe congiungere il castello alla basilica di San Nicola
Il teatro dell'Aquila si trova a Fermo e, con una capienza di circa 1.000 posti e con 124 palchi ripartiti in 5 ordini a cornice della platea, si colloca TRA I PIÙ IMPONENTI teatri del Settecento nell'Italia centrale. Il palcoscenico di circa 350 metri quadrati e la sua acustica ne fanno una delle sale storiche più prestigiose d'Italia.
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Teatro dell'Aquila
8 Via Giuseppe Mazzini
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Il teatro dell'Aquila si trova a Fermo e, con una capienza di circa 1.000 posti e con 124 palchi ripartiti in 5 ordini a cornice della platea, si colloca TRA I PIÙ IMPONENTI teatri del Settecento nell'Italia centrale. Il palcoscenico di circa 350 metri quadrati e la sua acustica ne fanno una delle sale storiche più prestigiose d'Italia.
La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta in Cielo è il principale luogo di culto cattolico di Fermo, nelle Marche, chiesa madre dell'omonima arcidiocesi metropolitana. La sua mole maestosa si eleva sul margine orientale del Girfalco, dove fu edificata in un'area che presenta un'interessante stratificazione di resti architettonici risalenti all'epoca romana e all'Alto Medioevo. La cripta del Duomo di Fermo è ricca di reliquie di santi e di opere d'arte.
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Fermo Cathedral
11 Via Sisto V
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La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta in Cielo è il principale luogo di culto cattolico di Fermo, nelle Marche, chiesa madre dell'omonima arcidiocesi metropolitana. La sua mole maestosa si eleva sul margine orientale del Girfalco, dove fu edificata in un'area che presenta un'interessante stratificazione di resti architettonici risalenti all'epoca romana e all'Alto Medioevo. La cripta del Duomo di Fermo è ricca di reliquie di santi e di opere d'arte.
La sala del mappamondo è il nucleo fondante dell'antica Biblioteca Spezioli di Fermo. È oggi chiamata così per via del grande Mappamondo ivi collocato realizzato nel 1713 dall'abate Amanzio Moroncelli e dall'arciprete Filippantonio Morrone che ne fu il committente. Conclusa nel 1688 e voluta dal Cardinale Decio Azzolini juniore in omaggio alla regina Cristina di Svezia. La struttura, che presenta scaffalature in noce e soffitto intagliato in abete, fu realizzata grazie al lascito del patrizio fermano Paolo Ruffo in favore del convento di San Domenico. Questa corposa collezione era però soggetta ad una condizione fondamentale: doveva essere disponibile per il pubblico e conservata in locali adatti. Vista la rinuncia da parte dei domenicani per motivi economici, intervenne quindi il Cardinale Azzolino, il quale si impegnò personalmente nella costruzione del locale adatto. Scelse l'antica sala delle commedie del palazzo dei Priori di Fermo e, coadiuvato dall'architetto Adamo Sacripante, costruì in pochi anni la biblioteca lignea, scegliendo la ripartizione in doppio ordine con ballatoio. L'ordine dei testi, a stampa e manoscritti, è dato secondo un ordine pratico, scegliendo di porre i libri più piccoli e meno ingombranti in alto ed i più grandi in basso. Si possono notare poi delle cifre in numeri romani che indicano le mensole, e delle lettere latine che indicano invece le colonne: queste combinazioni corrispondono poi ad un preciso elenco scritto. In questa sala sono per la maggior parte conservati i testi provenienti dalla collezione del medico fermano Romolo Spezioli, che comprende trattati di medicina ma anche erbari e testi di cosmografia.
Biblioteca Civica Romolo Spezioli
63 Piazza del Popolo
La sala del mappamondo è il nucleo fondante dell'antica Biblioteca Spezioli di Fermo. È oggi chiamata così per via del grande Mappamondo ivi collocato realizzato nel 1713 dall'abate Amanzio Moroncelli e dall'arciprete Filippantonio Morrone che ne fu il committente. Conclusa nel 1688 e voluta dal Cardinale Decio Azzolini juniore in omaggio alla regina Cristina di Svezia. La struttura, che presenta scaffalature in noce e soffitto intagliato in abete, fu realizzata grazie al lascito del patrizio fermano Paolo Ruffo in favore del convento di San Domenico. Questa corposa collezione era però soggetta ad una condizione fondamentale: doveva essere disponibile per il pubblico e conservata in locali adatti. Vista la rinuncia da parte dei domenicani per motivi economici, intervenne quindi il Cardinale Azzolino, il quale si impegnò personalmente nella costruzione del locale adatto. Scelse l'antica sala delle commedie del palazzo dei Priori di Fermo e, coadiuvato dall'architetto Adamo Sacripante, costruì in pochi anni la biblioteca lignea, scegliendo la ripartizione in doppio ordine con ballatoio. L'ordine dei testi, a stampa e manoscritti, è dato secondo un ordine pratico, scegliendo di porre i libri più piccoli e meno ingombranti in alto ed i più grandi in basso. Si possono notare poi delle cifre in numeri romani che indicano le mensole, e delle lettere latine che indicano invece le colonne: queste combinazioni corrispondono poi ad un preciso elenco scritto. In questa sala sono per la maggior parte conservati i testi provenienti dalla collezione del medico fermano Romolo Spezioli, che comprende trattati di medicina ma anche erbari e testi di cosmografia.
La basilica della Santissima Annunziata o basilica di Santa Maria a Piè di Chienti è una chiesa parrocchiale sita nel comune di Montecosaro nella frazione di Montecosaro Scalo, in provincia di Macerata. Rappresenta uno dei capolavori dell'architettura romanica delle Marche, e deve il suo nome al fiume Chienti che scorre nei suoi pressi. Già presente nei documenti antichi quasi sempre come "Santa Maria al Chienti" e nel basso medioevo anche detta Santa Maria a Piè di Chienti. È stata dichiarata monumento nazionale nel 1902
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Santissima Annunziata
1 Via Santissima Annunziata
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La basilica della Santissima Annunziata o basilica di Santa Maria a Piè di Chienti è una chiesa parrocchiale sita nel comune di Montecosaro nella frazione di Montecosaro Scalo, in provincia di Macerata. Rappresenta uno dei capolavori dell'architettura romanica delle Marche, e deve il suo nome al fiume Chienti che scorre nei suoi pressi. Già presente nei documenti antichi quasi sempre come "Santa Maria al Chienti" e nel basso medioevo anche detta Santa Maria a Piè di Chienti. È stata dichiarata monumento nazionale nel 1902
Monumenti e luoghi di interesse: Basilica di San Nicola Biblioteca Egidiana Biblioteca Filelfica Castello della Rancia Concattedrale di San Catervo Collegiata di San Francesco Chiesa di Santa Maria Nuova Chiesa del Santissimo Crocifisso Auditorium San Giacomo Palazzo Parisani Bezzi Palazzo Sangallo Piazza Domenico Silverj Piazza Madama Ponte del Diavolo Teatro Nicola Vaccaj Torre degli orologi Palazzo di Montanari
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Tolentino
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Monumenti e luoghi di interesse: Basilica di San Nicola Biblioteca Egidiana Biblioteca Filelfica Castello della Rancia Concattedrale di San Catervo Collegiata di San Francesco Chiesa di Santa Maria Nuova Chiesa del Santissimo Crocifisso Auditorium San Giacomo Palazzo Parisani Bezzi Palazzo Sangallo Piazza Domenico Silverj Piazza Madama Ponte del Diavolo Teatro Nicola Vaccaj Torre degli orologi Palazzo di Montanari
Storia Curiosità e leggende: Da oltre tre secoli questo luogo incantevole lega la sua sinistra fama a decine e decine di sparizioni di persone e assassinii avvenuti per la maggior parte in notti senza luna e i cui i responsabili non sono mai stati individuati. Secondo una leggenda locale tramandata nel tempo ed avvalorata da recenti ritrovamenti di documenti reperiti casualmente nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, si tratterebbe del fantasma del conte Guidobaldo Buonaccorsi, che qui nella notte del 16 dicembre 1629 massacrò senza misericordia ed in maniera efferata alcuni suoi cugini e conoscenti che si erano indebitamente appropriati di una eredità che gli spettava. Quei pochi che sono riusciti a sfuggire al "fantasma" lo descrivono avvolto sempre in un lungo mantello scuro, con uno sguardo satanico ed armato di una mannaia luccicante pronto a colpire la vittima seguente. In una delle sequenze video gli scheletri di una coppia di malcapitati. La villa Buonaccorsi, autentico gioiello semisconosciuto ai più, è originaria del XVI secolo ed è situata sulla cima di una cresta di colline che digradano lentamente da Potenza Picena (Macerata) alla frazione di Porto Potenza Picena, che si affaccia sul mare Adriatico. La villa appartenuta ai conti Buonaccorsi originari del luogo ha subito grandi modifiche di ampliamento e ristrutturazione nel Settecento, in particolare negli anni compresi tra il 1745 e il 1750 per opera di Pietro Bernasconi, stretto collaboratore del Vanvitelli. Attualmente si presenta al suo interno con ampi saloni decorati da Benedetto Biancolini, ma sicuramente la parte più interessante della villa è rappresentata dal parco terrazzato, splendido esempio di giardino all'italiana. Il giardino rivolto a sud-est si estende su un fianco della collina verso la valle del torrente Asola, presentandosi con cinque terrazze attraversate da una scala centrale. Il parco presenta piante rare, siepi ed aiuole ed è adornato da nicchie, obelischi, fontane, giochi d'acqua e statue mitologiche di origine vicentina della bottega dei Marinali.
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Villa Buonaccorsi
Contrada Giardino
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Storia Curiosità e leggende: Da oltre tre secoli questo luogo incantevole lega la sua sinistra fama a decine e decine di sparizioni di persone e assassinii avvenuti per la maggior parte in notti senza luna e i cui i responsabili non sono mai stati individuati. Secondo una leggenda locale tramandata nel tempo ed avvalorata da recenti ritrovamenti di documenti reperiti casualmente nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, si tratterebbe del fantasma del conte Guidobaldo Buonaccorsi, che qui nella notte del 16 dicembre 1629 massacrò senza misericordia ed in maniera efferata alcuni suoi cugini e conoscenti che si erano indebitamente appropriati di una eredità che gli spettava. Quei pochi che sono riusciti a sfuggire al "fantasma" lo descrivono avvolto sempre in un lungo mantello scuro, con uno sguardo satanico ed armato di una mannaia luccicante pronto a colpire la vittima seguente. In una delle sequenze video gli scheletri di una coppia di malcapitati. La villa Buonaccorsi, autentico gioiello semisconosciuto ai più, è originaria del XVI secolo ed è situata sulla cima di una cresta di colline che digradano lentamente da Potenza Picena (Macerata) alla frazione di Porto Potenza Picena, che si affaccia sul mare Adriatico. La villa appartenuta ai conti Buonaccorsi originari del luogo ha subito grandi modifiche di ampliamento e ristrutturazione nel Settecento, in particolare negli anni compresi tra il 1745 e il 1750 per opera di Pietro Bernasconi, stretto collaboratore del Vanvitelli. Attualmente si presenta al suo interno con ampi saloni decorati da Benedetto Biancolini, ma sicuramente la parte più interessante della villa è rappresentata dal parco terrazzato, splendido esempio di giardino all'italiana. Il giardino rivolto a sud-est si estende su un fianco della collina verso la valle del torrente Asola, presentandosi con cinque terrazze attraversate da una scala centrale. Il parco presenta piante rare, siepi ed aiuole ed è adornato da nicchie, obelischi, fontane, giochi d'acqua e statue mitologiche di origine vicentina della bottega dei Marinali.
Lago di Fiastra, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Uno dei posti più suggestivi delle Marche è sicuramente il lago di Fiastra, un lago artificiale che è stato creato nel 1955 al fine di garantire l’energia elettrica a tutta la Vallata del Fiastrone. Il lago di Fiastra si trova nel comune di Fiastra in provincia di Macerata nelle Marche e la sua profondità massima è di 87 metri mentre la diga si trova a circa 600 metri. La capacità totale è di 20 milioni di m3 di acqua mentre la superficie è di 6 km2.Vicino alle sue rive si erge il paese di San Lorenzo, il quale ebbe origine dopo che il paese San Lorenzo al Fiume venne completamente coperto d’acqua con l’attivazione della diga. In passato sono stati ritrovati numero suppellettili e reperti archeologici dell’era neolitica e paleolitica. Oggi questi oggetti rinvenuti in prossimità del paese di San Lorenzo al fiume, sono conservati presso il Museo archeologico nazionale delle Marche situato nel centro storico di Ancona. Passeggiata lungo le rive del lago di Fiastra E’ possibile passeggiare lungo la riva (lato destro) in quanto abbastanza pianeggiate e con un percorso facile, sia a piedi che in bicicletta. Circa 900 metri sono accessibili ai disabili. Cosa si può fare al lago di Fiastra? E’ possibile affittare lettini ed ombrelloni presso la spiaggia principale del lago di Fiastra, dove ci sono diversi bar, ristoranti, parcheggi e bagni. Per gli amanti dello sport nel lago di Fiastra si può praticare, il windsurf, la vela, canottaggio, sup, inoltre si possono affittare i pedalò, tutto in totale sicurezza in quanto è garantito anche il servizio dei bagnini di salvataggio. Eventi sportivi sul lago di Fiastra: A cavallo tra il mese di giugno e luglio ogni anno viene ospitato l’evento sportivo Triathlon dei Monti Sibillini. Gare di pesca anche in notturna vengono organizzate durante tutto l’anno. Quali sono i pesci che vivono nel lago di Fiastra? Carpe, tinche, scardole, salmerini, lucci, persici, trote, cavedani, vaironi, barbi. Escursioni vicino al lago di Fiastra: Il punto di partenza per l’escursione delle Lame Rosse si trova all’inizio della strada sterrata che inizia proprio dalla diga. Escursione Pizzo Berro Escursione Monte Priora Escursione Gole del Fiastrone Escursione Grotta dei Frati
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Lago di Fiastra
12 Via B. Gigli
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Lago di Fiastra, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Uno dei posti più suggestivi delle Marche è sicuramente il lago di Fiastra, un lago artificiale che è stato creato nel 1955 al fine di garantire l’energia elettrica a tutta la Vallata del Fiastrone. Il lago di Fiastra si trova nel comune di Fiastra in provincia di Macerata nelle Marche e la sua profondità massima è di 87 metri mentre la diga si trova a circa 600 metri. La capacità totale è di 20 milioni di m3 di acqua mentre la superficie è di 6 km2.Vicino alle sue rive si erge il paese di San Lorenzo, il quale ebbe origine dopo che il paese San Lorenzo al Fiume venne completamente coperto d’acqua con l’attivazione della diga. In passato sono stati ritrovati numero suppellettili e reperti archeologici dell’era neolitica e paleolitica. Oggi questi oggetti rinvenuti in prossimità del paese di San Lorenzo al fiume, sono conservati presso il Museo archeologico nazionale delle Marche situato nel centro storico di Ancona. Passeggiata lungo le rive del lago di Fiastra E’ possibile passeggiare lungo la riva (lato destro) in quanto abbastanza pianeggiate e con un percorso facile, sia a piedi che in bicicletta. Circa 900 metri sono accessibili ai disabili. Cosa si può fare al lago di Fiastra? E’ possibile affittare lettini ed ombrelloni presso la spiaggia principale del lago di Fiastra, dove ci sono diversi bar, ristoranti, parcheggi e bagni. Per gli amanti dello sport nel lago di Fiastra si può praticare, il windsurf, la vela, canottaggio, sup, inoltre si possono affittare i pedalò, tutto in totale sicurezza in quanto è garantito anche il servizio dei bagnini di salvataggio. Eventi sportivi sul lago di Fiastra: A cavallo tra il mese di giugno e luglio ogni anno viene ospitato l’evento sportivo Triathlon dei Monti Sibillini. Gare di pesca anche in notturna vengono organizzate durante tutto l’anno. Quali sono i pesci che vivono nel lago di Fiastra? Carpe, tinche, scardole, salmerini, lucci, persici, trote, cavedani, vaironi, barbi. Escursioni vicino al lago di Fiastra: Il punto di partenza per l’escursione delle Lame Rosse si trova all’inizio della strada sterrata che inizia proprio dalla diga. Escursione Pizzo Berro Escursione Monte Priora Escursione Gole del Fiastrone Escursione Grotta dei Frati
A pochi chilometri da Civitanova Marche sorge Sant’Elpidio a Mare, Comune noto non solo per le sue bellezze monumentali ed artistiche ma anche per la sua vocazione calzaturiera e l’alta qualità dei prodotti realizzati da famose griffes che rappresentano l’Italian Style nel mondo. La Città vanta una tradizione storico-artistica ed una radicata attività produttiva nella manifattura della calzatura, testimoniate entrambe nella preziosa cornice dell’ex convento dei Filippini, lungo il corso principale della città, Corso Baccio, dal Museo della Calzatura intitolato al “Cav. Vincenzo Andolfi”, principale promotore e collezionista dei più importanti pezzi oggi esposti nel museo, e dalla Pinacoteca Civica “Vittore Crivelli”, in cui sono conservati due importanti polittici dell’artista quattrocentesco Vittore Crivelli oltre ad opere provenienti dalle chiese urbane. Sant’Elpidio a Mare (FM) C.so Baccio, 31 Tel. +39 0734 859279 www.santelpidioamare.it/turism
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Pinacoteca Civica "Vittore Crivelli"
31 Corso Baccio
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A pochi chilometri da Civitanova Marche sorge Sant’Elpidio a Mare, Comune noto non solo per le sue bellezze monumentali ed artistiche ma anche per la sua vocazione calzaturiera e l’alta qualità dei prodotti realizzati da famose griffes che rappresentano l’Italian Style nel mondo. La Città vanta una tradizione storico-artistica ed una radicata attività produttiva nella manifattura della calzatura, testimoniate entrambe nella preziosa cornice dell’ex convento dei Filippini, lungo il corso principale della città, Corso Baccio, dal Museo della Calzatura intitolato al “Cav. Vincenzo Andolfi”, principale promotore e collezionista dei più importanti pezzi oggi esposti nel museo, e dalla Pinacoteca Civica “Vittore Crivelli”, in cui sono conservati due importanti polittici dell’artista quattrocentesco Vittore Crivelli oltre ad opere provenienti dalle chiese urbane. Sant’Elpidio a Mare (FM) C.so Baccio, 31 Tel. +39 0734 859279 www.santelpidioamare.it/turism
Moresco è uno dei borghi più belli d’Italia. La caratteristica torre eptagonale, che domina la valle dell’Aso, ospita d’estate diverse mostre; e insieme alle mura fa da cornice a un centro storico suggestivo: venire qui significa respirare aria di Medioevo.
Moresco Borgo d'Italia
Moresco è uno dei borghi più belli d’Italia. La caratteristica torre eptagonale, che domina la valle dell’Aso, ospita d’estate diverse mostre; e insieme alle mura fa da cornice a un centro storico suggestivo: venire qui significa respirare aria di Medioevo.
n un quartiere di straordinaria bellezza si snoda via degli Aceti, dalla caratteristica pavimentazione in laterizio, in cui si susseguono palazzi dall'aspetto solenne. Passeggiando lungo questa via, si incontra l'ingresso tardo-medievale per le grandi cisterne romane che sono considerate un autentico patrimonio dell'arte idraulica di età augustea, nonché ingegnosa idea di Vitruvio. Quasi certamente si decise di realizzare quelle che comunemente vengono chiamate piscine epuratorie o limarie per rispondere a un'esigenza idrica altrimenti non esaudibile. L'ampio complesso sotterraneo, databile alla fine del I sec.a.C. ed è unico in Italia per estensione (circa 2200 mq). Il sistema sotterraneo di ricezione e inalveazione dell'acqua piovana, simile all'apparato idrico di Chieti, permetteva di ridistribuirla in maniera efficiente alle diverse zone della città. Per l'immagazzinamento e la successiva erogazione furono edificati tre serbatoi, disposti sul Girfalco, nell'attuale largo Temistocle Calzecchi Onesti e in via degli Aceti che ovviamente erano a diverse altezze. Il primo attualmente non è visitabile perché del tutto interrato, ma gli scavi del 1927 delinearono quattro ambienti non comunicanti in laterizio, voltati a botte e molto simili alle grandi cisterne. Il secondo è noto con il nome di piccole cisterne, in quanto la sua portata è minore rispetto a quella del serbatoio ubicato in via degli Aceti, il quale però da un punto di vista propriamente strutturale non presenta difformità significative rispetto al più piccolo. Le grandi cisterne si estendono lungo un'area piuttosto vasta che racchiude via Paccarone, via di Vicolo Chiuso, via degli Aceti, largo Maranesi e ha una portata massima di circa 15.000 mc. L'interno è costituito da trenta camere ripartite in tre file, ognuna delle quali ha una muratura rivestita con opus signinum o cocciopesto che, come scrive Vitruvio, veniva impiegato soprattutto nella fabbricazione di cisterne, acquedotti, piscine termali perché consono all'impermeabilizzazione della malta di calce. La visita alle cisterne è incredibilmente emozionante, in quanto vertono in un perfetto stato di conservazione e riescono a rendere vividamente la magnificenza di un progetto tanto efficiente che alcune camere sono state utilizzate fino agli anni Ottanta del XX secolo. È molto suggestivo imbattersi in scritte desuete come "Calma, uscita", risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, quando gli ambienti furono utilizzati come rifugio contro i bombardamenti.
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Roman Pools
36 Via Paccarone
7 íbúar mæla með
n un quartiere di straordinaria bellezza si snoda via degli Aceti, dalla caratteristica pavimentazione in laterizio, in cui si susseguono palazzi dall'aspetto solenne. Passeggiando lungo questa via, si incontra l'ingresso tardo-medievale per le grandi cisterne romane che sono considerate un autentico patrimonio dell'arte idraulica di età augustea, nonché ingegnosa idea di Vitruvio. Quasi certamente si decise di realizzare quelle che comunemente vengono chiamate piscine epuratorie o limarie per rispondere a un'esigenza idrica altrimenti non esaudibile. L'ampio complesso sotterraneo, databile alla fine del I sec.a.C. ed è unico in Italia per estensione (circa 2200 mq). Il sistema sotterraneo di ricezione e inalveazione dell'acqua piovana, simile all'apparato idrico di Chieti, permetteva di ridistribuirla in maniera efficiente alle diverse zone della città. Per l'immagazzinamento e la successiva erogazione furono edificati tre serbatoi, disposti sul Girfalco, nell'attuale largo Temistocle Calzecchi Onesti e in via degli Aceti che ovviamente erano a diverse altezze. Il primo attualmente non è visitabile perché del tutto interrato, ma gli scavi del 1927 delinearono quattro ambienti non comunicanti in laterizio, voltati a botte e molto simili alle grandi cisterne. Il secondo è noto con il nome di piccole cisterne, in quanto la sua portata è minore rispetto a quella del serbatoio ubicato in via degli Aceti, il quale però da un punto di vista propriamente strutturale non presenta difformità significative rispetto al più piccolo. Le grandi cisterne si estendono lungo un'area piuttosto vasta che racchiude via Paccarone, via di Vicolo Chiuso, via degli Aceti, largo Maranesi e ha una portata massima di circa 15.000 mc. L'interno è costituito da trenta camere ripartite in tre file, ognuna delle quali ha una muratura rivestita con opus signinum o cocciopesto che, come scrive Vitruvio, veniva impiegato soprattutto nella fabbricazione di cisterne, acquedotti, piscine termali perché consono all'impermeabilizzazione della malta di calce. La visita alle cisterne è incredibilmente emozionante, in quanto vertono in un perfetto stato di conservazione e riescono a rendere vividamente la magnificenza di un progetto tanto efficiente che alcune camere sono state utilizzate fino agli anni Ottanta del XX secolo. È molto suggestivo imbattersi in scritte desuete come "Calma, uscita", risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, quando gli ambienti furono utilizzati come rifugio contro i bombardamenti.

Offerta gastronomica

Sagre, ristoranti ed aree boschive dove poter assaporare le tipicità Marchigiane e non solo.
Piccolo borgo di rara bellezza abitato da circa 300 abitanti. Da oltre 40 anni italia arrivano visitatori da tutta italia per la famosa "Castagnata di Smerillo" (solitamente la terza domenica di Ottobre).
Smerillo
Piccolo borgo di rara bellezza abitato da circa 300 abitanti. Da oltre 40 anni italia arrivano visitatori da tutta italia per la famosa "Castagnata di Smerillo" (solitamente la terza domenica di Ottobre).
Se fate Visita all'Abbadia di Fiastra non si può non passare da qui! Chalet all'aperto ai limiti di un bosco con possibilità di posti al chiuso per ca. 30 persone (Riscaldato). Aperto tutti i giorni da marzo a novembre; nei mesi di marzo, ottobre e novembre il locale sarà aperto solo per il pranzo e il primo pomeriggio; Da aprile a settembre, orario continuato (dalle 11.00 /02.00). Nei giorni di pioggia è necessaria la prenotazione. Nelle calde serate d’estate, propriamente di lunedì e venerdì , il locale organizza, serate a tema e di musica live variando i generi dal rock ai grandi classici italiani, ospitando artisti locali e non.
La Baita Bar Ristoro all'Aperto
12 Contrada Selva
Se fate Visita all'Abbadia di Fiastra non si può non passare da qui! Chalet all'aperto ai limiti di un bosco con possibilità di posti al chiuso per ca. 30 persone (Riscaldato). Aperto tutti i giorni da marzo a novembre; nei mesi di marzo, ottobre e novembre il locale sarà aperto solo per il pranzo e il primo pomeriggio; Da aprile a settembre, orario continuato (dalle 11.00 /02.00). Nei giorni di pioggia è necessaria la prenotazione. Nelle calde serate d’estate, propriamente di lunedì e venerdì , il locale organizza, serate a tema e di musica live variando i generi dal rock ai grandi classici italiani, ospitando artisti locali e non.
Ristorante molto particolare e caratteristico dove gustare una delle migliori carni marchigiane cotte alla brace e non solo. Situato all'interno delle mura storiche del piccolo e incantevole borgo di Magliano di Tenna, gode di una meravigliosa terrazza con vista sul meraviglioso paesaggio collinare marchigiano. Il castello e le sue mura ottimamente conservate risalgono al X secolo d.c.
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Osteria Dell'Arco Di Natali Tiziano
23 Piazza Antonio Gramsci
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Ristorante molto particolare e caratteristico dove gustare una delle migliori carni marchigiane cotte alla brace e non solo. Situato all'interno delle mura storiche del piccolo e incantevole borgo di Magliano di Tenna, gode di una meravigliosa terrazza con vista sul meraviglioso paesaggio collinare marchigiano. Il castello e le sue mura ottimamente conservate risalgono al X secolo d.c.
Piccolo e ottimo ristorante direttamente sul mare dove assaporare dell'ottimo sushi di pesce freschissimo, il personale tutto del luogo è molto ospitale e gentile. Da provare se piace il sushi. Lungomare Nord
Maylea Sushi-bar
204 Viale Giacomo Matteotti
Piccolo e ottimo ristorante direttamente sul mare dove assaporare dell'ottimo sushi di pesce freschissimo, il personale tutto del luogo è molto ospitale e gentile. Da provare se piace il sushi. Lungomare Nord
ottima cucina di pesce, ristorante storico sul lungomare nord
14 íbúar mæla með
Il Gabbiano
256 Viale Quattro Novembre
14 íbúar mæla með
ottima cucina di pesce, ristorante storico sul lungomare nord
Chalet di punta per la movida cittadina. Ambiente giovane ma elegante. Personale disponibile. Si mangia all'aperto vista mare
Cala Maretto
Lungomare Sergio Piermanni
Chalet di punta per la movida cittadina. Ambiente giovane ma elegante. Personale disponibile. Si mangia all'aperto vista mare
piccolo locale alla moda molto carino dove assaporare delle ottime piadine con prodotti di qualità.
Zero733
44 Viale Giacomo Matteotti
piccolo locale alla moda molto carino dove assaporare delle ottime piadine con prodotti di qualità.
Pizzeria La Briciola Beach
29 Lungomare Sergio Piermanni
Se volete fare un Apericena divertente degustando pesce, oppure assaggiare la cucina tipica dei pescatori dovete assolutamente fare tappa al box 13, troverete il simpaticissimo Vincenzo a fare da contorno ad una piacevole serata. Possibilità di prenotare e gustare il pesce anche a domicilio tramite Just Eat. Tel +39 393 9891223
Pesce Fresco Civitanova M.
1 Via Antonio Gramsci
Se volete fare un Apericena divertente degustando pesce, oppure assaggiare la cucina tipica dei pescatori dovete assolutamente fare tappa al box 13, troverete il simpaticissimo Vincenzo a fare da contorno ad una piacevole serata. Possibilità di prenotare e gustare il pesce anche a domicilio tramite Just Eat. Tel +39 393 9891223
Atmosfera unica affacciati su una delle spiaggie più belle delle Marche, Portonovo. Ottima qualità della materia prima lavorata in modo sapiente. Piatti gustosi e raffinati. Ottima carta di vini. Personale competente e attento ad ogni esigenza
16 íbúar mæla með
Clandestino Susci Bar
Località Portonovo
16 íbúar mæla með
Atmosfera unica affacciati su una delle spiaggie più belle delle Marche, Portonovo. Ottima qualità della materia prima lavorata in modo sapiente. Piatti gustosi e raffinati. Ottima carta di vini. Personale competente e attento ad ogni esigenza
"Ristorante con cucina di mare e proposte alternative di carne, vegetariane/vegane e senza glutine"
Officina Bistrot
"Ristorante con cucina di mare e proposte alternative di carne, vegetariane/vegane e senza glutine"

Marche passeggiate hiking

Escursioni a piedi per chi ama l'avventura ed i paesaggi naturali
escursioni a piedi http://www.riservamontesanvicino.it/carta-dei-sentieri/
13 íbúar mæla með
Monte San Vicino
13 íbúar mæla með
escursioni a piedi http://www.riservamontesanvicino.it/carta-dei-sentieri/
Impossibile venire nelle Marche e non visitare questo luogo incantevole. Percorsi, passeggiate e mare https://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Conero
196 íbúar mæla með
Monte Conero
196 íbúar mæla með
Impossibile venire nelle Marche e non visitare questo luogo incantevole. Percorsi, passeggiate e mare https://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Conero
Bellissima riserva con vari percorsi a piedi anche impegnativi.
26 íbúar mæla með
Abbadia di Fiastra náttúruverndarsvæði
14 Località Abbadia Di Fiastra
26 íbúar mæla með
Bellissima riserva con vari percorsi a piedi anche impegnativi.
Una delle passeggiate piu spettacolari che si possano fare dal punto di vista paesaggistico in italia centrale. Il terremoto con annessi crolli ha deviato il corso naturale del Tenna creando una conca con acqua azzurra cristallina, cosa che solo pochi anni fa non c'era. Faggeta secolare e monti di roccia simil-dolomitica lo rendono un posto perfetto per una scampagnata non troppo impegnativa. Adatto anche ai bambini.
26 íbúar mæla með
Gole dell'Infernaccio
26 íbúar mæla með
Una delle passeggiate piu spettacolari che si possano fare dal punto di vista paesaggistico in italia centrale. Il terremoto con annessi crolli ha deviato il corso naturale del Tenna creando una conca con acqua azzurra cristallina, cosa che solo pochi anni fa non c'era. Faggeta secolare e monti di roccia simil-dolomitica lo rendono un posto perfetto per una scampagnata non troppo impegnativa. Adatto anche ai bambini.
Basta uscire dalla strada e dopo pochi metri gia sembra di essere immersi nella natura. L'auto si puo lasciare in un comodissimo parcheggio all'ingresso del parco (occhio a non lasciare in auto cose di valore, purtroppo ci sono persone che se ne approfittano, come dovunque) e si puo fare un giro di quasi 6 km intorno al laghetto. Il sentiero è tenuto benissimo, erba sempre tagliata, pulito. Il laghetto è ben recintato quindi non c'è pericolo di finirci dentro ed è abitato da una miriade di uccelli selvatici e migratori. E' davvero una bella e rilassante passeggiata nel verde, la consiglio a tutti.
Parco dei Laghi di Porto Potenza
Autostrada Adriatica
Basta uscire dalla strada e dopo pochi metri gia sembra di essere immersi nella natura. L'auto si puo lasciare in un comodissimo parcheggio all'ingresso del parco (occhio a non lasciare in auto cose di valore, purtroppo ci sono persone che se ne approfittano, come dovunque) e si puo fare un giro di quasi 6 km intorno al laghetto. Il sentiero è tenuto benissimo, erba sempre tagliata, pulito. Il laghetto è ben recintato quindi non c'è pericolo di finirci dentro ed è abitato da una miriade di uccelli selvatici e migratori. E' davvero una bella e rilassante passeggiata nel verde, la consiglio a tutti.
Lago di Fiastra, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Uno dei posti più suggestivi delle Marche è sicuramente il lago di Fiastra, un lago artificiale che è stato creato nel 1955 al fine di garantire l’energia elettrica a tutta la Vallata del Fiastrone. Il lago di Fiastra si trova nel comune di Fiastra in provincia di Macerata nelle Marche e la sua profondità massima è di 87 metri mentre la diga si trova a circa 600 metri. La capacità totale è di 20 milioni di m3 di acqua mentre la superficie è di 6 km2.Vicino alle sue rive si erge il paese di San Lorenzo, il quale ebbe origine dopo che il paese San Lorenzo al Fiume venne completamente coperto d’acqua con l’attivazione della diga. In passato sono stati ritrovati numero suppellettili e reperti archeologici dell’era neolitica e paleolitica. Oggi questi oggetti rinvenuti in prossimità del paese di San Lorenzo al fiume, sono conservati presso il Museo archeologico nazionale delle Marche situato nel centro storico di Ancona. Passeggiata lungo le rive del lago di Fiastra E’ possibile passeggiare lungo la riva (lato destro) in quanto abbastanza pianeggiate e con un percorso facile, sia a piedi che in bicicletta. Circa 900 metri sono accessibili ai disabili. Cosa si può fare al lago di Fiastra? E’ possibile affittare lettini ed ombrelloni presso la spiaggia principale del lago di Fiastra, dove ci sono diversi bar, ristoranti, parcheggi e bagni. Per gli amanti dello sport nel lago di Fiastra si può praticare, il windsurf, la vela, canottaggio, sup, inoltre si possono affittare i pedalò, tutto in totale sicurezza in quanto è garantito anche il servizio dei bagnini di salvataggio. Eventi sportivi sul lago di Fiastra: A cavallo tra il mese di giugno e luglio ogni anno viene ospitato l’evento sportivo Triathlon dei Monti Sibillini. Gare di pesca anche in notturna vengono organizzate durante tutto l’anno. Quali sono i pesci che vivono nel lago di Fiastra? Carpe, tinche, scardole, salmerini, lucci, persici, trote, cavedani, vaironi, barbi. Escursioni vicino al lago di Fiastra: Il punto di partenza per l’escursione delle Lame Rosse si trova all’inizio della strada sterrata che inizia proprio dalla diga. Escursione Pizzo Berro Escursione Monte Priora Escursione Gole del Fiastrone Escursione Grotta dei Frati
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Lago di Fiastra
12 Via B. Gigli
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Lago di Fiastra, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Uno dei posti più suggestivi delle Marche è sicuramente il lago di Fiastra, un lago artificiale che è stato creato nel 1955 al fine di garantire l’energia elettrica a tutta la Vallata del Fiastrone. Il lago di Fiastra si trova nel comune di Fiastra in provincia di Macerata nelle Marche e la sua profondità massima è di 87 metri mentre la diga si trova a circa 600 metri. La capacità totale è di 20 milioni di m3 di acqua mentre la superficie è di 6 km2.Vicino alle sue rive si erge il paese di San Lorenzo, il quale ebbe origine dopo che il paese San Lorenzo al Fiume venne completamente coperto d’acqua con l’attivazione della diga. In passato sono stati ritrovati numero suppellettili e reperti archeologici dell’era neolitica e paleolitica. Oggi questi oggetti rinvenuti in prossimità del paese di San Lorenzo al fiume, sono conservati presso il Museo archeologico nazionale delle Marche situato nel centro storico di Ancona. Passeggiata lungo le rive del lago di Fiastra E’ possibile passeggiare lungo la riva (lato destro) in quanto abbastanza pianeggiate e con un percorso facile, sia a piedi che in bicicletta. Circa 900 metri sono accessibili ai disabili. Cosa si può fare al lago di Fiastra? E’ possibile affittare lettini ed ombrelloni presso la spiaggia principale del lago di Fiastra, dove ci sono diversi bar, ristoranti, parcheggi e bagni. Per gli amanti dello sport nel lago di Fiastra si può praticare, il windsurf, la vela, canottaggio, sup, inoltre si possono affittare i pedalò, tutto in totale sicurezza in quanto è garantito anche il servizio dei bagnini di salvataggio. Eventi sportivi sul lago di Fiastra: A cavallo tra il mese di giugno e luglio ogni anno viene ospitato l’evento sportivo Triathlon dei Monti Sibillini. Gare di pesca anche in notturna vengono organizzate durante tutto l’anno. Quali sono i pesci che vivono nel lago di Fiastra? Carpe, tinche, scardole, salmerini, lucci, persici, trote, cavedani, vaironi, barbi. Escursioni vicino al lago di Fiastra: Il punto di partenza per l’escursione delle Lame Rosse si trova all’inizio della strada sterrata che inizia proprio dalla diga. Escursione Pizzo Berro Escursione Monte Priora Escursione Gole del Fiastrone Escursione Grotta dei Frati
Le grotte di Frasassi sono delle grotte carsiche sotterranee che si trovano nel territorio del comune di Genga, in provincia di Ancona. Il complesso delle grotte ricade all'interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi. Il complesso è formato da una enorme serie di ambienti sotterranei di cui il primo, visitabile con facilità dal pubblico è l'Abisso Ancona, una enorme cavità che ha un'estensione di 180 x 120 m ed un'altezza di 200 m; è talmente ampia (oltre 2 milioni di m3 di volume) che al suo interno potrebbe essere contenuto senza problemi il Duomo di Milano. Dal 1972 è sotto la tutela del Consorzio Frasassi, costituito dal comune di Genga e dalla provincia di Ancona, con l'obiettivo di salvaguardarne e valorizzarne la fruibilità scientifica e turistica Dal 1º settembre 1974 parte delle grotte è aperta al pubblico, divenendo nel tempo una delle maggiori attrazioni turistiche delle Marche. Il 12 settembre 2017 il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato la mozione che sostiene la candidatura delle Grotte di Frasassi per la loro iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale dell’UNESCO. La mozione è stata approvata all’unanimità. (fonte Wikipedia) WWW.FRASASSI.COM tramite il sito è possibile acquistare i biglietti e prenotare le visite. Presente navetta sul posto.
284 íbúar mæla með
Frasassi Caves
Località la Cuna
284 íbúar mæla með
Le grotte di Frasassi sono delle grotte carsiche sotterranee che si trovano nel territorio del comune di Genga, in provincia di Ancona. Il complesso delle grotte ricade all'interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi. Il complesso è formato da una enorme serie di ambienti sotterranei di cui il primo, visitabile con facilità dal pubblico è l'Abisso Ancona, una enorme cavità che ha un'estensione di 180 x 120 m ed un'altezza di 200 m; è talmente ampia (oltre 2 milioni di m3 di volume) che al suo interno potrebbe essere contenuto senza problemi il Duomo di Milano. Dal 1972 è sotto la tutela del Consorzio Frasassi, costituito dal comune di Genga e dalla provincia di Ancona, con l'obiettivo di salvaguardarne e valorizzarne la fruibilità scientifica e turistica Dal 1º settembre 1974 parte delle grotte è aperta al pubblico, divenendo nel tempo una delle maggiori attrazioni turistiche delle Marche. Il 12 settembre 2017 il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato la mozione che sostiene la candidatura delle Grotte di Frasassi per la loro iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale dell’UNESCO. La mozione è stata approvata all’unanimità. (fonte Wikipedia) WWW.FRASASSI.COM tramite il sito è possibile acquistare i biglietti e prenotare le visite. Presente navetta sul posto.
Un luogo magnifico circondato dalla tranquillità che solo la montagna può donare. Il percorso è lungo circa 3.6 km, sola andata dal parcheggio all'Eremo di San Leonardo passando per le Gole dell'Infernaccio, la prima parte del percorso è una strada bianca, poi si entra nelle gole con piccole salite e discese su sentiero, dopo le gole il sentiero è completamente nel bosco e sale fino all'Eremo. Per salire fino all'Eremo dal parcheggio ci vuole circa 1 ora (considerando anche il tempo di qualche foto), per tornare al parcheggio ci vuole poco meno.
Eremo di San Leonardo
Un luogo magnifico circondato dalla tranquillità che solo la montagna può donare. Il percorso è lungo circa 3.6 km, sola andata dal parcheggio all'Eremo di San Leonardo passando per le Gole dell'Infernaccio, la prima parte del percorso è una strada bianca, poi si entra nelle gole con piccole salite e discese su sentiero, dopo le gole il sentiero è completamente nel bosco e sale fino all'Eremo. Per salire fino all'Eremo dal parcheggio ci vuole circa 1 ora (considerando anche il tempo di qualche foto), per tornare al parcheggio ci vuole poco meno.
Tra le rocce carsiche che danno vita alle celebri Grotte di Frassassi, si trova un singolare rifugium peccatorum. Si chiama Tempio Valadier, ed è un piccolo luogo di culto, che ha la particolarità di trovarsi all’interno di una grotta. Si trova nel comune di Genga, nelle Marche, e se oggi attira i visitatori per la sua singolare bellezza e atmosfera, un tempo erano i credenti in cerca dell’assoluzione divina a recarsi qui in pellegrinaggio. Fatto erigere da papa Leone XII nel 1828 e progettato dal celebre architetto Giuseppe Valadier, il tempio è costruito secondo l’estetica neoclassica, e si caratterizza per la pianta ottagonale e il tetto a cupola ricoperto di lastre di piombo. La piccola chiesa, realizzata interamente in travertino reperito nelle cave locali, all’interno è scarsamente arredata, ma un tempo vantava una statua in marmo della Madonna con Bambino realizzata nella bottega di Antonio Canova. Oggi se ne trova una copia, mentre l’originale è esposto al Museo di Arte Sacra di Genga. Il luogo è stato considerato il ‘rifugio dei peccatori’ in cerca del perdono o in fuga dalla propria esistenza, ed è proprio per questa ragione che il papa lo fece costruire. Ma questa grotta, come le limitrofe, era già stata rifugio per gli abitanti della zona durante incursioni barbariche nei secoli precedenti. All’epoca della costruzione della chiesa infatti, furono trovati resti di forni e magazzini, monete, suppellettili e ossa umane. Appena fuori dalla grotta del tempio, si trova l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa, inizalmente un oratorio poi divenuto monastero di clausura. Dal punto di vista architettonico è molto semplice e minimale, ma si trova letteralmente incastonato nella roccia, ed è questo a conferire una particolare solennità. (cit. turismo.it)
Eremo di Santa Maria infra Saxa
Tra le rocce carsiche che danno vita alle celebri Grotte di Frassassi, si trova un singolare rifugium peccatorum. Si chiama Tempio Valadier, ed è un piccolo luogo di culto, che ha la particolarità di trovarsi all’interno di una grotta. Si trova nel comune di Genga, nelle Marche, e se oggi attira i visitatori per la sua singolare bellezza e atmosfera, un tempo erano i credenti in cerca dell’assoluzione divina a recarsi qui in pellegrinaggio. Fatto erigere da papa Leone XII nel 1828 e progettato dal celebre architetto Giuseppe Valadier, il tempio è costruito secondo l’estetica neoclassica, e si caratterizza per la pianta ottagonale e il tetto a cupola ricoperto di lastre di piombo. La piccola chiesa, realizzata interamente in travertino reperito nelle cave locali, all’interno è scarsamente arredata, ma un tempo vantava una statua in marmo della Madonna con Bambino realizzata nella bottega di Antonio Canova. Oggi se ne trova una copia, mentre l’originale è esposto al Museo di Arte Sacra di Genga. Il luogo è stato considerato il ‘rifugio dei peccatori’ in cerca del perdono o in fuga dalla propria esistenza, ed è proprio per questa ragione che il papa lo fece costruire. Ma questa grotta, come le limitrofe, era già stata rifugio per gli abitanti della zona durante incursioni barbariche nei secoli precedenti. All’epoca della costruzione della chiesa infatti, furono trovati resti di forni e magazzini, monete, suppellettili e ossa umane. Appena fuori dalla grotta del tempio, si trova l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa, inizalmente un oratorio poi divenuto monastero di clausura. Dal punto di vista architettonico è molto semplice e minimale, ma si trova letteralmente incastonato nella roccia, ed è questo a conferire una particolare solennità. (cit. turismo.it)

cantine e storia

La passione per la terra, la dedizione costante e la ricerca delle migliori tecniche di coltivazione, nonché gli elevati standard qualitativi per la lavorazione del vino, hanno contribuito a dare vita all’azienda vitivinicola: “il Pollenza”, situata a Tolentino. La tenuta si erge  nello splendido panorama delle colline maceratesi che il Conte Brachetti-Peretti acquistò più di venti anni fa dai principi Antici Mattei,  con un bellissimo edificio del ‘500 disegnato dal Sangallo il Giovane.  Si sviluppa su  200 ettari di cui circa 70 destinati a vigneto. www.ilpollenza.it
Il Pollenza Azienda Agricola Vitivinicola
4 Contrada Casone
La passione per la terra, la dedizione costante e la ricerca delle migliori tecniche di coltivazione, nonché gli elevati standard qualitativi per la lavorazione del vino, hanno contribuito a dare vita all’azienda vitivinicola: “il Pollenza”, situata a Tolentino. La tenuta si erge  nello splendido panorama delle colline maceratesi che il Conte Brachetti-Peretti acquistò più di venti anni fa dai principi Antici Mattei,  con un bellissimo edificio del ‘500 disegnato dal Sangallo il Giovane.  Si sviluppa su  200 ettari di cui circa 70 destinati a vigneto. www.ilpollenza.it
Azienda vitivinicola posta sulle colline dell’entroterra Piceno, Offida lega le proprie radici storico-culturali al vino, poiché gode di una strategica ubicazione equidistante dalla zona costiera adriatica e da quella montana. L’aria di mare che giunge da est si insinua tra le alture e si fonde con i profumi, i colori ed i sapori della terra creando uno scenario magico ed inconsueto. Le colline del territorio offidano e dei comuni limitrofi compresi tra il Tronto e il Tesino permettono, grazie alla loro particolare posizione geografica, la produzione di vini pregiati e di qualità." consiglio: Rosso Piceno Bacchus di Ciù Ciù tra i 10 migliori vini europei secondo Forbes La cantina si trova o Offida e affaccia su una delle più belle piazze medievali d' Europa.
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Ciù Ciù
106 Contrada Ciafone
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Azienda vitivinicola posta sulle colline dell’entroterra Piceno, Offida lega le proprie radici storico-culturali al vino, poiché gode di una strategica ubicazione equidistante dalla zona costiera adriatica e da quella montana. L’aria di mare che giunge da est si insinua tra le alture e si fonde con i profumi, i colori ed i sapori della terra creando uno scenario magico ed inconsueto. Le colline del territorio offidano e dei comuni limitrofi compresi tra il Tronto e il Tesino permettono, grazie alla loro particolare posizione geografica, la produzione di vini pregiati e di qualità." consiglio: Rosso Piceno Bacchus di Ciù Ciù tra i 10 migliori vini europei secondo Forbes La cantina si trova o Offida e affaccia su una delle più belle piazze medievali d' Europa.
Fontezoppa è il nome di un’antica fonte d’acqua che sgorgava laddove oggi si rincorrono i filari delle vigne. Tutto nelle Marche ha un nome, valli, fossati, campi e vicoli; segno del passaggio dell’uomo e di un intenso rapporto con la terra. Proprio dalla terra occorre partire per raccontare la storia delle Cantine Fontezoppa. Una varietà di vitigni consegnata a mani esperte e tecniche antiche incontra qui la generosità del terreno e la bontà dell’aria. Ne risulta un vino dalla forte personalità, prodotto tra colline verdi che guardano ora al mare, ora ai monti. A Civitanova Alta e a Serrapetrona si è trovato il giusto equilibrio tra condizioni climatiche e ricchezza del terreno, è quindi nello spazio compreso tra il Mare Adriatico e i Monti Azzurri che le Cantine Fontezoppa coltivano e maturano i loro vini migliori. I luoghi non possono mai fare a meno della storia e così questa terra è stata scelta per il carico di tradizione, di passione, di sapienza che la contraddistingue. Quella del vino è un’arte antica, che richiede conoscenze e tecniche consolidate, esige tempo e cura. Sangiovese, Merlot, Cabernet, ma anche Maceratino (Ribona), Incrocio Bruni, Pecorino, Passerina sono i vitigni impiantati intorno a Civitanova Alta, sotto l’influsso benefico del mare. (cit. https://cantinefontezoppa.com/la-cantina/ )
Cantine Fontezoppa
38 Contrada S. Domenico
Fontezoppa è il nome di un’antica fonte d’acqua che sgorgava laddove oggi si rincorrono i filari delle vigne. Tutto nelle Marche ha un nome, valli, fossati, campi e vicoli; segno del passaggio dell’uomo e di un intenso rapporto con la terra. Proprio dalla terra occorre partire per raccontare la storia delle Cantine Fontezoppa. Una varietà di vitigni consegnata a mani esperte e tecniche antiche incontra qui la generosità del terreno e la bontà dell’aria. Ne risulta un vino dalla forte personalità, prodotto tra colline verdi che guardano ora al mare, ora ai monti. A Civitanova Alta e a Serrapetrona si è trovato il giusto equilibrio tra condizioni climatiche e ricchezza del terreno, è quindi nello spazio compreso tra il Mare Adriatico e i Monti Azzurri che le Cantine Fontezoppa coltivano e maturano i loro vini migliori. I luoghi non possono mai fare a meno della storia e così questa terra è stata scelta per il carico di tradizione, di passione, di sapienza che la contraddistingue. Quella del vino è un’arte antica, che richiede conoscenze e tecniche consolidate, esige tempo e cura. Sangiovese, Merlot, Cabernet, ma anche Maceratino (Ribona), Incrocio Bruni, Pecorino, Passerina sono i vitigni impiantati intorno a Civitanova Alta, sotto l’influsso benefico del mare. (cit. https://cantinefontezoppa.com/la-cantina/ )

Cosa vedere e fare a Civitanova Marche

piccola guida di Civitanova
Civitanova Marche è una rinomata località balneare che custodisce un mix di tradizioni culinarie in quanto la città si suddivide in due centri: Civitanova Alta che nasce su una collina ed è un bellissimo borgo medievale racchiuso tra le mura di un castello e Civitanova Mare che è l’abitato costiero. Mangiare a Civitanova Marche significa gustare i veri sapori della cucina di pesce associati a quelli della cucina marchigiana che è basata su prodotti freschi e genuini provenienti dalla terra circostante.
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Civitanova Marche
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Civitanova Marche è una rinomata località balneare che custodisce un mix di tradizioni culinarie in quanto la città si suddivide in due centri: Civitanova Alta che nasce su una collina ed è un bellissimo borgo medievale racchiuso tra le mura di un castello e Civitanova Mare che è l’abitato costiero. Mangiare a Civitanova Marche significa gustare i veri sapori della cucina di pesce associati a quelli della cucina marchigiana che è basata su prodotti freschi e genuini provenienti dalla terra circostante.
Civitanova Alta è un antico borgo costruito su un colle racchiuso tra le mura di un castello medievale. Qui si trova il teatro storico Annibal Caro che ospita, assieme agli altri due teatri civitanovesi Rossini e Cecchetti, una importante stagione teatrale. È intitolato al più illustre personaggio locale, di cui è presente nel borgo anche la dimora. Altro fiore all’occhiello della città è Civitanova Danza, evento di portata internazionale, che ricorda un altro prestigioso concittadino, Enrico Cecchetti, primo ballerino alla corte di Russia nel XIX secolo. La Pinacoteca Comunale Moretti (con esposizione permanente di dipinti di Carrà, Morandi, De Chirico, Guttuso e Ligabue) e l’ex Chiesa di Sant’Agostino sono altri due luoghi di cultura della città in cui, da alcuni anni, vengono allestite mostre estive. Interessanti sono anche la Stazione del Tram (1900) in stile liberty, ricca di ceramiche policrome, il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, con numerosi manufatti della cultura contadina marchigiana, e il Museo Storico del Trotto, unico nel suo genere, fuori del centro abitato.
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Civitanova Alta
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Civitanova Alta è un antico borgo costruito su un colle racchiuso tra le mura di un castello medievale. Qui si trova il teatro storico Annibal Caro che ospita, assieme agli altri due teatri civitanovesi Rossini e Cecchetti, una importante stagione teatrale. È intitolato al più illustre personaggio locale, di cui è presente nel borgo anche la dimora. Altro fiore all’occhiello della città è Civitanova Danza, evento di portata internazionale, che ricorda un altro prestigioso concittadino, Enrico Cecchetti, primo ballerino alla corte di Russia nel XIX secolo. La Pinacoteca Comunale Moretti (con esposizione permanente di dipinti di Carrà, Morandi, De Chirico, Guttuso e Ligabue) e l’ex Chiesa di Sant’Agostino sono altri due luoghi di cultura della città in cui, da alcuni anni, vengono allestite mostre estive. Interessanti sono anche la Stazione del Tram (1900) in stile liberty, ricca di ceramiche policrome, il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, con numerosi manufatti della cultura contadina marchigiana, e il Museo Storico del Trotto, unico nel suo genere, fuori del centro abitato.
Il PORTO TURISTICO di CIVITANOVA MARCHE è il luogo ideale per le passeggiate, dove si può da una parte guardare il mare e dall’altra ammirare dei suggestivi ed interessanti murales VEDO A COLORI), dipinti su tutto il lungomare. È un bel posto dove poter fare anche foto ed è quasi più l’arte che ruba la scena al mare. Luogo consigliato a persone di tutte le età: coppie, amici e famiglie con figli.
Porto Civitanova
Il PORTO TURISTICO di CIVITANOVA MARCHE è il luogo ideale per le passeggiate, dove si può da una parte guardare il mare e dall’altra ammirare dei suggestivi ed interessanti murales VEDO A COLORI), dipinti su tutto il lungomare. È un bel posto dove poter fare anche foto ed è quasi più l’arte che ruba la scena al mare. Luogo consigliato a persone di tutte le età: coppie, amici e famiglie con figli.
Tra i monumenti più interessanti, nella parte alta del borgo, ci sono il Palazzo Comunale, realizzato nel 1862 su un edificio preesistente, e la Chiesa di San Marone, dedicata al santo patrono di Civitanova Marche, fondata dai romani ma ristrutturata completamente nel corso del XIX secolo. Da vedere anche due ville signorili: Villa Conti, con uno splendido giardino all’italiana, e Villa Eugenia. In particolare Villa Eugenia era un tempo una residenza elegante e lussuosa: fondata in età napoleonica su una collinetta a nord-ovest del centro, in un terreno posseduto dai Bonaparte dal 1850, la casa passò in seguito alla famiglia Graziani. Oggi, purtroppo, la villa assomiglia più a un vecchio rudere dal fascino misterioso, con l’intonaco cadente e una vegetazione quasi inestricabile tutt’attorno.
Parrocchia S.Marone Opera Salesiana
5 Via S. Marone
Tra i monumenti più interessanti, nella parte alta del borgo, ci sono il Palazzo Comunale, realizzato nel 1862 su un edificio preesistente, e la Chiesa di San Marone, dedicata al santo patrono di Civitanova Marche, fondata dai romani ma ristrutturata completamente nel corso del XIX secolo. Da vedere anche due ville signorili: Villa Conti, con uno splendido giardino all’italiana, e Villa Eugenia. In particolare Villa Eugenia era un tempo una residenza elegante e lussuosa: fondata in età napoleonica su una collinetta a nord-ovest del centro, in un terreno posseduto dai Bonaparte dal 1850, la casa passò in seguito alla famiglia Graziani. Oggi, purtroppo, la villa assomiglia più a un vecchio rudere dal fascino misterioso, con l’intonaco cadente e una vegetazione quasi inestricabile tutt’attorno.
Il palazzo Sforza-Cesarini, oggi sede del Comune di Civitanova Marche, è edificato, come si legge sulla lapide posta sullo scalone, dal duca Lorenzo Sforza dal febbraio al dicembre 1862. Il palazzo, imponente nel suo stile tardo-neoclassico, è realizzato con mattoni di cotto ed arricchito da plastici motivi rinascimentali tra cui spiccano cornucopie, maschere e capitelli in terracotta. L’edificio è stato annesso al lato est della Fortezza del Porto, che era stata costruita nel Quattrocento per proteggere la costa e gli abitanti del piccolo borgo marinaro dalle incursioni dei pirati. Nel 1906 il complesso del Palazzo e della Fortezza viene acquistato dalla famiglia Cingoli che lo amplia e lo trasforma per una parte in civile abitazione e per l’altra in pastificio. Dopo la Prima Guerra Mondiale il palazzo diventa Municipio del nuovo Comune autonomo di Portocivitanova. L’unica modifica apportata alla facciata è l’installazione dell’orologio, ancora oggi funzionante. Sotto il loggiato si apre lo storico caffè “Annibal Caro”, detto “Maretto”, presente ancora oggi. L’ala ovest del complesso viene adibita a scuola e deposito di sali e tabacchi. Nel 1938, con la riunificazione della Città Alta con il Porto, diventa la sede ufficiale del Comune di Civitanova Marche. Negli anni Trenta, demolita la parte nord del complesso, viene costruito al suo posto il Cine-Teatro “Beniamino Gigli”, che cambia il nome in “Gioacchino Rossini” dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1999 si opera un nuovo restauro degli uffici del Comune e delle sue sedi di rappresentanza.
City Of Civitanova Marche
93 Piazza XX Settembre
Il palazzo Sforza-Cesarini, oggi sede del Comune di Civitanova Marche, è edificato, come si legge sulla lapide posta sullo scalone, dal duca Lorenzo Sforza dal febbraio al dicembre 1862. Il palazzo, imponente nel suo stile tardo-neoclassico, è realizzato con mattoni di cotto ed arricchito da plastici motivi rinascimentali tra cui spiccano cornucopie, maschere e capitelli in terracotta. L’edificio è stato annesso al lato est della Fortezza del Porto, che era stata costruita nel Quattrocento per proteggere la costa e gli abitanti del piccolo borgo marinaro dalle incursioni dei pirati. Nel 1906 il complesso del Palazzo e della Fortezza viene acquistato dalla famiglia Cingoli che lo amplia e lo trasforma per una parte in civile abitazione e per l’altra in pastificio. Dopo la Prima Guerra Mondiale il palazzo diventa Municipio del nuovo Comune autonomo di Portocivitanova. L’unica modifica apportata alla facciata è l’installazione dell’orologio, ancora oggi funzionante. Sotto il loggiato si apre lo storico caffè “Annibal Caro”, detto “Maretto”, presente ancora oggi. L’ala ovest del complesso viene adibita a scuola e deposito di sali e tabacchi. Nel 1938, con la riunificazione della Città Alta con il Porto, diventa la sede ufficiale del Comune di Civitanova Marche. Negli anni Trenta, demolita la parte nord del complesso, viene costruito al suo posto il Cine-Teatro “Beniamino Gigli”, che cambia il nome in “Gioacchino Rossini” dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1999 si opera un nuovo restauro degli uffici del Comune e delle sue sedi di rappresentanza.
Chiesa piuttosto moderna ma divenuta presto simbolo della città, la sua particolarità è l'alto campanile che funge anche da faro per i pescherecci.
Parrocchia Cristo Re
98 Viale Giacomo Matteotti
Chiesa piuttosto moderna ma divenuta presto simbolo della città, la sua particolarità è l'alto campanile che funge anche da faro per i pescherecci.
Se siete appassionati di Pallavolo, Civitanova è quello che fa per voi. Il Palasport infatti e la sede delle partite casalinghe della LUBE Volley militante in A1 neo vincitrice dello scudetto e della Champions League stagione 2018 / 2019.
Palasport Eurosuole Forum
Via San Costantino
Se siete appassionati di Pallavolo, Civitanova è quello che fa per voi. Il Palasport infatti e la sede delle partite casalinghe della LUBE Volley militante in A1 neo vincitrice dello scudetto e della Champions League stagione 2018 / 2019.
E' stata la sede della mostra internazionale della calzatura una delle prime e più importanti a livello mondiale. Oggi rimane solo l'imponente struttura di cemento armato ad archi paralleli congiunti con copertura, opera di notevole importanza architettonica, ed ora luogo di incontro e di spettacoli proprio dove un tempo arrivava il mare, infatti è a ridosso delle due palazzine primi anni trenta del lido Cluana (nome romano della città di Civitanova Marche)
Varco sul Mare
2 Via Ciro Menotti
E' stata la sede della mostra internazionale della calzatura una delle prime e più importanti a livello mondiale. Oggi rimane solo l'imponente struttura di cemento armato ad archi paralleli congiunti con copertura, opera di notevole importanza architettonica, ed ora luogo di incontro e di spettacoli proprio dove un tempo arrivava il mare, infatti è a ridosso delle due palazzine primi anni trenta del lido Cluana (nome romano della città di Civitanova Marche)
Mostre di opere importanti con eleganti allestimenti. Professionalità e cortesia garantiti dal personale.
Pinacoteca civica Marco Moretti
24 Corso Annibal Caro
Mostre di opere importanti con eleganti allestimenti. Professionalità e cortesia garantiti dal personale.

Informazioni sulla città/località

Una piacevole passeggiata consente di raggiungere Grottammare alta, l’originario borgo medievale a picco sul mare, raccolto sul ciglio di un colle, con rustiche case e piccole vie, dove si espande il profumo degli aranceti. Lungo il cammino che vi conduce si trova la seicentesca villa del Cardinale Decio Azzolino, dove soggiornò Cristina di Svezia. A seguito dell’espugnazione della città nel 1525 da parte del pirata Dulcigno, il borgo fu fortificato con mura, porte e un Torrione detto della battaglia. Attualmente esso ospita molte delle opere del nativo scultore del vento, uno dei più grandi artisti del Novecento, Pericle Fazzini. Nella Chiesa di Sant’Agostino del XVI secolo è conservata una Madonna della Misericordia di Vincenzo Pagani (1577). Nella vicina Piazzetta Peretti si gode di una vista eccezionale dal portico balconato dell’edificio che ospita lo storico Teatro dell’Arancio, nei cui pressi sorge la Torre dell’Orologio. Merita una visita la nobile Chiesa di Santa Lucia (1597) fatta erigere da Camilla Peretti in memoria del fratello Sisto V Felice Peretti divenuto papa. Al medesimo è dedicato il Museo Sistino allestito nella Chiesa di San Giovanni Battista. Nella collina che domina il borgo si trovano i resti di una Rocca eretta nei secoli IX-X.
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Grottammare
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Una piacevole passeggiata consente di raggiungere Grottammare alta, l’originario borgo medievale a picco sul mare, raccolto sul ciglio di un colle, con rustiche case e piccole vie, dove si espande il profumo degli aranceti. Lungo il cammino che vi conduce si trova la seicentesca villa del Cardinale Decio Azzolino, dove soggiornò Cristina di Svezia. A seguito dell’espugnazione della città nel 1525 da parte del pirata Dulcigno, il borgo fu fortificato con mura, porte e un Torrione detto della battaglia. Attualmente esso ospita molte delle opere del nativo scultore del vento, uno dei più grandi artisti del Novecento, Pericle Fazzini. Nella Chiesa di Sant’Agostino del XVI secolo è conservata una Madonna della Misericordia di Vincenzo Pagani (1577). Nella vicina Piazzetta Peretti si gode di una vista eccezionale dal portico balconato dell’edificio che ospita lo storico Teatro dell’Arancio, nei cui pressi sorge la Torre dell’Orologio. Merita una visita la nobile Chiesa di Santa Lucia (1597) fatta erigere da Camilla Peretti in memoria del fratello Sisto V Felice Peretti divenuto papa. Al medesimo è dedicato il Museo Sistino allestito nella Chiesa di San Giovanni Battista. Nella collina che domina il borgo si trovano i resti di una Rocca eretta nei secoli IX-X.

Borgartillaga

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Civitanova Marche Turismo

il link al sito istituzionale sempre aggiornato per servizi ed eventi: http://turismo.comune.civitanova.mc.it/ http://www.marcheoutdoor.it/
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Samgöngur

NAVETTA GRATUITA PER LUNGOMARE NORD

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