La guida di Antonio

Antonio
La guida di Antonio

Visite turistiche

MARE A 30 Km, verso l’Autostrada A14 la prima città di mare che si incontra è GIULIANOVA (24.000 abitanti). Andando verso a sinistra, verso nord, si incontrano TORTORETO (12.000 abitanti), ALBA ADRIATICA (12.500 abitanti) MARTINSICURO (16.000 abitanti) si passa poi alle Marche con San Benedetto del Tronto. Andando verso destra, verso sud, si incontrano ROSETO degli ABRUZZI (26.000 abitanti) PINETO (15.000 abitanti) SILVI (16.000 abitanti) poi si passa alla provincia di Pescara. Tutti i Comuni sono dotati di lungomare con piste ciclabili e passeggiata. A TORTORETO vi è un ottimo ACQUAPARK “Onda Blu” A TERAMO vi è una piscina olimpionica all’aperto.
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Giulianova
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MONTAGNA A 30 Km, verso Montorio al Vomano si raggiungono il PRATI di TIVO, (1.500 mt. di altitudine) stazione sciistica. Con la Cabinovia, in funzione anche in estate si raggiunge la “Madonnina” (2.000 mt.) da dove oltre al magnifico panorama si può raggiungere il “Rifugio Franchetti” (2.400 mt) punto base di escursioni e arrampicate verso il “Gran Sasso”
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Prati di Tivo
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MONTAGNA A 30 Km, verso Montorio al Vomano si raggiungono il PRATI di TIVO, (1.500 mt. di altitudine) stazione sciistica. Con la Cabinovia, in funzione anche in estate si raggiunge la “Madonnina” (2.000 mt.) da dove oltre al magnifico panorama si può raggiungere il “Rifugio Franchetti” (2.400 mt) punto base di escursioni e arrampicate verso il “Gran Sasso”
(23 Km.) è un comune inserito tra i Borghi più belli d’Italia, situata a 589 m s.l.m. in Val Vibrata, sul confine tra Abruzzo e Marche. La cittadina aristocratica, ricca di arte e di storia, sorge su una rupe rocciosa di travertino ed è sovrastata dalla Fortezza, ultimo baluardo dei Borbone prima dell'Unità d’Italia.
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Civitella del Tronto
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(23 Km.) è un comune inserito tra i Borghi più belli d’Italia, situata a 589 m s.l.m. in Val Vibrata, sul confine tra Abruzzo e Marche. La cittadina aristocratica, ricca di arte e di storia, sorge su una rupe rocciosa di travertino ed è sovrastata dalla Fortezza, ultimo baluardo dei Borbone prima dell'Unità d’Italia.
(32 Km.) è un piccolo borgo medievale facente parte del ristretto club dei Borghi più belli d’Italia, è uno dei punti di accesso al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nella sua parte sud-orientale. E’ nota a livello internazionale per le sue ceramiche, una tradizione che risale al periodo rinascimentale e molto probabilmente anche da diversi secoli prima. Un'arte divenuta celebre soprattutto nel Cinquecento. La nascita della ceramica a Castelli si deve soprattutto alle caratteristiche naturali del territorio, in particolate per l’abbondante presenza di cave d’argilla, i corsi d’acqua, i giacimenti di silice, i boschi di faggio per la legna che alimentava i forni. La chiesa cinquecentesca di San Donato, definita da Carlo Levi "la Cappella Sistina della maiolica", costituisce, assieme al coevo vasellame farmaceutico denominato Orsini-Colonna, il punto di partenza ideale di una produzione successiva che godette di grandissima fama, in Italia e all'estero; tanto che una delle raccolte più importanti di ceramiche di Castelli è oggi conservata al museo dell'Ermitage, a San Pietroburgo. Castelli ospita inoltre il Museo delle ceramiche nonché l'Istituto d'arte "F. A. Grue".
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Castelli
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(32 Km.) è un piccolo borgo medievale facente parte del ristretto club dei Borghi più belli d’Italia, è uno dei punti di accesso al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nella sua parte sud-orientale. E’ nota a livello internazionale per le sue ceramiche, una tradizione che risale al periodo rinascimentale e molto probabilmente anche da diversi secoli prima. Un'arte divenuta celebre soprattutto nel Cinquecento. La nascita della ceramica a Castelli si deve soprattutto alle caratteristiche naturali del territorio, in particolate per l’abbondante presenza di cave d’argilla, i corsi d’acqua, i giacimenti di silice, i boschi di faggio per la legna che alimentava i forni. La chiesa cinquecentesca di San Donato, definita da Carlo Levi "la Cappella Sistina della maiolica", costituisce, assieme al coevo vasellame farmaceutico denominato Orsini-Colonna, il punto di partenza ideale di una produzione successiva che godette di grandissima fama, in Italia e all'estero; tanto che una delle raccolte più importanti di ceramiche di Castelli è oggi conservata al museo dell'Ermitage, a San Pietroburgo. Castelli ospita inoltre il Museo delle ceramiche nonché l'Istituto d'arte "F. A. Grue".
Santuario di San Gabriele a Isola del Gran Sasso (24 Km) verso Montorio – Tossicia. Luogo di culto e devozione popolare, il Santuario di San Gabriele è uno dei 15 santuari più visitati al mondo, grazie ai due milioni di fedeli che ogni anno vi si recano per invocare il patrono d’Abruzzo, anche noto come "Santo dei giovani e dei miracoli".
San Gabriele
Santuario di San Gabriele a Isola del Gran Sasso (24 Km) verso Montorio – Tossicia. Luogo di culto e devozione popolare, il Santuario di San Gabriele è uno dei 15 santuari più visitati al mondo, grazie ai due milioni di fedeli che ogni anno vi si recano per invocare il patrono d’Abruzzo, anche noto come "Santo dei giovani e dei miracoli".
Atri (40/53 Km) Tra fertili colline bagnate dalla brezza del mare e brulli calanchi, sorge borgo di Atri. Noto agli autori greci e latini come la forte e valorosa Hatria Picena, le sue origini risalgono addirittura all’Età del Ferro (X-XI secolo a.c.), come dimostrato dai numerosi ritrovamenti archeologici. Per via della sua importanza strategica e commerciale, si ritiene che la città abbia dato il nome al Mar Adriatico (Hadria, Hadriaticum). In epoca medievale, Atri divenne uno dei centri storicamente e culturalmente più importanti dell’Italia centro-meridionale, grazie al Ducato degli Acquaviva. Il centro storico di Atri è costellato di monumenti, palazzi signorili, musei, caratteristici vicoli e piazze che ruotano intorno al corso principale Corso Elio Adriano, intitolato all’omonimo imperatore, sotto il quale giacciono ancora le antiche strade in basolato romano e pregiatissimi mosaici appartenenti alle ricche domus, in parte recuperati. Qui si affacciano splendidi edifici religiosi ed imponenti Palazzi nobiliari che vanno dal periodo rinascimentale, Barocco, Neoclassico sino allo stile Liberty di cui si conservano pochi esemplari in Italia.
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Atri
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Atri (40/53 Km) Tra fertili colline bagnate dalla brezza del mare e brulli calanchi, sorge borgo di Atri. Noto agli autori greci e latini come la forte e valorosa Hatria Picena, le sue origini risalgono addirittura all’Età del Ferro (X-XI secolo a.c.), come dimostrato dai numerosi ritrovamenti archeologici. Per via della sua importanza strategica e commerciale, si ritiene che la città abbia dato il nome al Mar Adriatico (Hadria, Hadriaticum). In epoca medievale, Atri divenne uno dei centri storicamente e culturalmente più importanti dell’Italia centro-meridionale, grazie al Ducato degli Acquaviva. Il centro storico di Atri è costellato di monumenti, palazzi signorili, musei, caratteristici vicoli e piazze che ruotano intorno al corso principale Corso Elio Adriano, intitolato all’omonimo imperatore, sotto il quale giacciono ancora le antiche strade in basolato romano e pregiatissimi mosaici appartenenti alle ricche domus, in parte recuperati. Qui si affacciano splendidi edifici religiosi ed imponenti Palazzi nobiliari che vanno dal periodo rinascimentale, Barocco, Neoclassico sino allo stile Liberty di cui si conservano pochi esemplari in Italia.

Offerta gastronomica

FUNGHI: zona ricca di porcini e tartufi, se potete arrivate a Paranesi (25 Km verso Rocca S.Maria) “Il Rifugio dei Sapori”, Concetta è una stupenda e appassionata cuoca, meglio evitare la domenica. Oppure a Rocche di Civitella (19 Km verso Civitella – Ascoli Piceno) Ristorante “Le Rocche”. Nelle vicinanze della casa Ristorante “Il Ritrovo” (4 Km verso Torricella Sicura).
Paranesi
Qui la cosa si fa seria. Al mare ovviamente PESCE, è difficile capitare male, ogni ristorante cerca di distinguersi e la scelta è quindi vasta. Anche a Teramo ci sono buoni ristoranti di pesce.
27 íbúar mæla með
Adriatic Sea
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Qui la cosa si fa seria. Al mare ovviamente PESCE, è difficile capitare male, ogni ristorante cerca di distinguersi e la scelta è quindi vasta. Anche a Teramo ci sono buoni ristoranti di pesce.
Gli ARROSTICINI abruzzesi sono famosi così come la PORCHETTA (che si acquista sui furgoni che si incontrano per strada) un panino è qualcosa di irresistibile. La chitarra teramana: Pasta all’uovo come spaghetti quadrati con sugo e piccole polpette. Le Scrippelle mbusse: crep sottili avvolte con parmigiano in brodo di gallina. Timballo teramano: Si può immaginare una lasagna fatta con le crespelle (crep sottili) con sugo e polpettine, carciofi (o piselli o spinaci), scamorza tagliata a dadini, qualche fiocco di burro, pezzetti di uova sode e una manciata di parmigiano. Virtù: purtroppo solo il 1° Maggio. Riduttivo chiamarlo un megaminestrone. Si narra che nei primi giorni di Maggio, quando si trovano tantissime varietà di verdure, venivano liberate le madie da tutti gli spezzoni di pasta che veniva acquistata sciolta. Oggi il piatto si è notevolmente arricchito ed è diventato il piatto simbolo del 1° Maggio teramano. Mazzarelle: sono involtini di interiora d'agnello avvolti su foglie di lattuga
28 íbúar mæla með
Teramo
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Gli ARROSTICINI abruzzesi sono famosi così come la PORCHETTA (che si acquista sui furgoni che si incontrano per strada) un panino è qualcosa di irresistibile. La chitarra teramana: Pasta all’uovo come spaghetti quadrati con sugo e piccole polpette. Le Scrippelle mbusse: crep sottili avvolte con parmigiano in brodo di gallina. Timballo teramano: Si può immaginare una lasagna fatta con le crespelle (crep sottili) con sugo e polpettine, carciofi (o piselli o spinaci), scamorza tagliata a dadini, qualche fiocco di burro, pezzetti di uova sode e una manciata di parmigiano. Virtù: purtroppo solo il 1° Maggio. Riduttivo chiamarlo un megaminestrone. Si narra che nei primi giorni di Maggio, quando si trovano tantissime varietà di verdure, venivano liberate le madie da tutti gli spezzoni di pasta che veniva acquistata sciolta. Oggi il piatto si è notevolmente arricchito ed è diventato il piatto simbolo del 1° Maggio teramano. Mazzarelle: sono involtini di interiora d'agnello avvolti su foglie di lattuga